Il progetto di Gian Luca Vorraro ha sviluppato una piattaforma per far incontrare chi produce materiali da riuso e le società che li lavorano per il riciclo
Roma è ancora una volta al centro delle cronache e delle polemiche per la situazione dei rifiuti. In attesa che la politica trovi la quadra per arginare il degrado in cui versano le strade della Capitale, segnali importanti arrivano dalle startup. Una di queste si chiama BorsinoRifiuti, il progetto innovativo di Gian Luca Vorraro (ceo e co-founder) e di Fabio Ragnatela che fa leva sull’economia circolare e ha sviluppato una piattaforma per far incontrare chi produce materiali da riuso e le società che li lavorano per il riciclo. BorsinoRifiuti ha anche in programma l’apertura di 2 store sempre a Roma: i Borsino POINT. Abbiamo fatto un punto su dove sono collocati i due spazi, come funzionano, perché potrebbero veramente essere utili. Cercando anche di capire le peculiarità della startup.
Dai cittadini alle fabbriche, attraverso i Borsino Point
I Borsino POINT di Roma apriranno nei Municipi 5 e 11, rispettivamente le zone Prenestino/Centocelle e Arvalia/Portuense. Dopo essersi registrati sul portale, i cittadini potranno andare direttamente in negozio e vendere prodotti come carta, shopper di plastica, tappi e contenitori metallici. Ad acquistarli saranno le fabbriche inserite nel ciclo del riuso che attraverso quei materiali riciclati potranno produrre nuovi oggetti per il mercato. Ad animare il progetto di BorsinoRifiuti è l’idea di economia circolare: finora l’economia ha funzionato con un modello produzione-consumo-smaltimento, a questi ritmi però il sistema è destinato a incepparsi. La soluzione potrebbe arrivare orientando l’economia in un modo circolare, ovvero in un’ottica più attenta a riciclare i materiali e i prodotti esistenti. E alla fine trasformare un rifiuto in una risorsa.
Anche su CrowdFundMe
Economia circolare a parte, BorsinoRifiuti ha lanciato con successo (a 4 giorni dalla fine, possiamo anche fare un bilancio) una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe. Partita il 23 marzo, la campagna di raccolta fondi aveva come obiettivo 80 mila euro, ma a oggi ne stati raccolti più di 100 mila, sempre in equity. «BorsinoRifiuti – si legge QUI – è già operativa, e con successo: aperta concretamente da giugno 2016, ha chiuso i primi 8 mesi di attività con 147 mila euro di fatturato. Abbiamo ricevuto le prime registrazioni di impianti di trattamento rifiuti esteri (Germania e Romania), che già acquistano regolarmente e partecipano alle aste inserite. Inoltre – si aggiunge – diamo a tutti i nuovi soci un’opportunità di collaborare con BorsinoRifiuti. Potranno partecipare, aiutando la piattaforma a migliorare l’offerta di ritiro e per la valorizzazione dei sottoprodotti degli utenti privati e potranno assistere i nostri concessionari nel lavoro di diffusione della piattaforma nelle aziende locali».
https://www.youtube.com/watch?v=oQMo1iEguJs
4 miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno
L’ultimo rapporto dell’International Solid Waste Association (associazione mondiale che riunisce gli operatori del settore trattamento e smaltimento rifiuti) parla di circa 4 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti nel mondo ogni anno. Per metà rifiuti urbani (quelli prodotti dalle famiglie) e per metà rifiuti cosiddetti speciali, provenienti da attività industriali e produttive. Ma nel giro dei prossimi 10-15 anni si potrebbe arrivare oltre i 6 miliardi di tonnellate.