La psicosi collettiva dilaga più del virus. Ma le pandemie sono sempre esistite, come dimostra l’infografica del WHO. Inoltre, il nuovo ceppo al momento è meno pericoloso di SARS e MERS
Anche il nostro Paese non è immune dal contagio della fobia del Coronavirus 2019-nCoV. Dopo i due casi accertati nella serata di ieri e ufficializzati dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dal ministro della Sanità, Roberto Speranza, è stata una escalation di allarmismi infondati. Causati, è doveroso ammetterlo, anche dai titoli “urlati” di diversi quotidiani.
A Roma “i cinesi non possono entrare”
“A causa delle disposizioni internazionali di sicurezza, a tutte le persone provenienti dalla Cina non è permesso di entrare in questo posto. Ci scusiamo per il problema”. Questo, per esempio, il contenuto di un cartello in doppia lingua, cinese e inglese, apparso sulla porta di un esercizio commerciale della capitale. Ma, come segnalato dal direttore di TgLa7, Enrico Mentana, divieti di questo avviso si starebbero moltiplicando.
Per ora meno pericolosa di Sars e Mers
Si finge di ignorare quanto ripetuto a più riprese dai medici. Vale a dire che questo ceppo virale finora si è dimostrato meno pericoloso di altri due coronavirus che hanno fatto tremare il mondo: l’asiatica Sars e la mediorientale Mers. Quest’ultima, tra le più pericolose della storia recente, riuscì a uccidere il 34 per cento dei malati, mentre la percentuale di decessi per Sars si fermò sotto il 10%.
La prima di Repubblica di oggi
E il virus della Mers è ancora in circolo (qualche sparuto contagio è stato documentato lo scorso autunno), ma nessuno ne parla più. Il nuovo Coronavirus che sta isolando la Cina ha una mortalità stimata attorno al 2%. In media, si stima che le normali influenze uccidano tra il 2,5 e il 5% degli infetti. Le pandemie, del resto, sono sempre esistite, come dimostra quest’utile timeline elaborata dall’Organizzazione mondiale della Sanità e che racchiude un secolo di influenze, dalla Spagnola (1920) ai giorni nostri.
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Le contromisure del Governo al Coronavirus
Insomma, al momento il nuovo Coronavirus non giustifica certo la psicosi che sta fomentando. In più, deve rassicurare il fatto che il governo si stia muovendo per tempo, così da non farsi trovare impreparato. Il Consiglio dei ministri odierno, oltre ad avere dichiarato lo stato d’emergenza per sei mesi, ha proceduto con uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro messi sul piatto per ogni evenienza.