La via media tra l’approccio pro del Thinkpad e quello consumer delle linee Yoga e Ideapad. La recensione di un laptop dalle linee pulite e dalle qualità essenziali
La tentazione sarebbe di iniziare questa rassegna con il racconto della storia del marchio Thinkpad dalla sua nascita a oggi: ma sarebbe il modo meno efficace per raccontare che cos’è e come è fatto il ThinkBook, un prodotto che si ispira senza dubbio al suo illustro progenitore ma che segue una traiettoria molto diversa. Il ThinkBook è un laptop figlio del suo tempo: ha linee moderne, essenziali, è costruito con materiali nobili, ha una dotazione completa e una buona autonomia. È un prodotto pensato per tenerci attivi, online, per un’intera giornata senza sforzo: niente frizzi e lazzi, solo solido pragmatismo.
Una combinazione vincente
Prendiamo per un attimo in analisi il nome: ThinkBook è naturalmente la combinazione tra il marchio Thinkpad, che non ha bisogno di presentazioni, e un altro marchio che in questi ultimi anni ha raccolto altrettanti successi (parliamo del MacBook). Come nel caso degli smartphone, tuttavia, sarebbe poco lungimirante confrontare un PC che a bordo ha installato Windows con un laptop con a bordo Linux, macOS o qualsiasi altro sistema operativo. Il consumatore che è in cerca di un notebook nuovo opera una scelta di fondo optando per una piattaforma software: la maturazione di tutte quelle disponibili fa sì che la scelta sia quasi del tutto indolore, ma non è vero che i PC sono tutti uguali.
La tastiera ha un passo molto corto, ma è anche silenziosa e offre comunque un buon feedback durante la scrittura. È anche retroilluminata
Ciascun PC è infatti frutto di scelte operate dai suoi progettisti e designer: si opta per un materiale pregiato per lo chassis o per la plastica, per uno schermo lucido o antiriflesso, per una dimensione o un peso limite da non superare e, naturalmente, per un sistema operativo. La combinazione di questi fattori determina il pubblico per cui la soluzione sarà appetibile: nel caso del ThinkBook abbiamo davanti una combinazione tra una lega leggera per la struttura, uno schermo FullHD IPS con finiture antiriflesso, linee pulite che si tengono sull’orlo del minimalismo soprattutto per tenere il peso al di sotto del limite psicologico di 1,5kg e Windows 10.
Lo schermo del ThinkBook si apre a 180° per massima flessibilità d’uso
Altro aspetto da considerare sono le misure: i laptop da 15 pollici tradizionali tendono a essere ingombranti, pur con le loro qualità costringono a una serie di compromessi per quanto attiene al trasportabilità. La scelta di optare per i meno comuni formati da 13 e 14 pollici consente di poter infilare un notebook con una tastiera completa e di dimensioni standard in un tascapane, o una borsetta, senza richiedere uno zaino apposito per trasportarlo (ma di zaini Lenovo ne produce di molto belli). In altre parole il pubblico potenziale del ThinkBook è un pubblico ben definito: le dimensioni, il peso, l’autonomia contano e vengono combinati in una miscela davvero particolare, il laptop deve essere leggero ma non fare troppi compromessi sulle performance e la dotazione di porte. Se poi è anche del colore giusto, tanto meglio: ecco da dove arriva il concept che si incarna nel ThinkBook.
Tredici pollici posson bastare?
Esistono tre versioni del ThinkBook, compreso un modello da 15 pollici: tra i modelli 13 e 14 pollici non cambia molto, e sono sicuramente le due più interessanti per quanto attiene rapporto peso/potenza. A bordo troviamo un processore Intel Core (nel nostro caso è un i5-8265U, ma sono disponibili anche configurazioni con Core i7), abbinato a 8GB di RAM (massimo configurabile 16GB) e fino a 1TB di storage a stato solido. La scelta di fondo sostanziale è la decisione di installare Windows 10 in versione Pro sul notebook: si tratta della variante più accessoriata del sistema operativo, ideale per chi ha bisogno ad esempio di cifrare il disco con Bitlocker per tenere le proprie informazioni al sicuro.
Lo schermo IPS del ThinkBook ha un ottimo angolo di visione e una luminosità uniforme
Tecnicamente ci sono molte scelte interessanti fatte nella compilazione della scheda tecnica di questo ThinkBook. Alcune sono legate alle qualità che fanno appello al gusto consumer come l’adozione di uno schermo IPS FullHD con specifiche Dolby Vision HDR, una tastiera a isola a passo corto retro-illuminata e resistente a piccoli incidenti con l’acqua, oppure il sottosistema audio a cura di Harman. Altre sono più votate a un utilizzo professionale: un modulo di connettività wireless MIMO 2×2 che su alcune varianti è compatibile con la nuova tecnologia WiFi6 e Bluetooth 5.2, il lettore di impronte integrato nel tasto di accensione (compatibile con Windows Hello), la ricarica rapida che con 60 minuti attaccati alla presa garantisce fino a 9 ore di autonomia (il massimo totale dichiarato è di 11 ore, in condizioni ideali).
Il lettore di impronte integrato nel tasto di accensione: funziona molto bene, ed è compatibile Windows Hello
È su questo filo sottile che si muove il ThinkBook, una sorta di Bruce Wayne dei laptop: può essere una macchina perfetta per chi di giorno è un libero professionista, o uno sviluppatore, oppure il fondatore di una startup, ma che la sera si trasforma in Batman e viene comoda per guardarsi un film su Netflix. È un notebook adatto a una vita 24/7: lo storage su modulo PCIe è veloce, c’è un cursore per oscurare la webcam quando non si vuole correre il rischio di essere osservati, ha persino tasti dedicati per le chiamate a mezzo Skype. Le porte di I/O sono adeguate: HDMI, USB-C, jack audio e dall’altro lato due USB tradizionali (sempre 3.0, ma niente Thunderbolt). Volendo trovare il pelo nell’uovo, il trackpad non è gigantesco: inevitabile visto che le dimensioni complessive sono ridotte, ma funziona bene.
Oltre ad HMDI, USB-C e jack audio, ci sono altre due porte USB 3.1 sul lato destro del ThinkBook
Come va il Thinkbook
Un giro di benchmark restituisce solo fino a un certo punto un valore che dia l’idea dell’usabilità di questo ThinkBook: 12.000 punti su Geekbench 4, 3.000 su Geekbench 5, attorno ai 3.500 su PCMark8 (Home) e PCMark10 (score generale), sono ottimi valori in assoluto ma dicono poco di come sarà la vita tutti i giorni. Non parliamo di una macchina pensata per il gaming, se non per uso casuale, ma il resto delle attività ivi compresa la produzione di contenuti multimediali costituisce un’impresa alla portata di questa macchina. Se pensate di lavorare intensamente con video e grafica magari potreste optare per il Core i7: in più il modello 14 pollici è disponibile anche con scheda grafica discreta (Radeon 540X).
Buona qualità della connettività WiFi, merito di un’antenna evidentemente ben realizzata e assemblata, bene la silenziosità delle ventole anche in condizione di carico: il corpo in lega metallica aiuta a dissipare in modo efficace il carico di lavoro.In più si può intervenire sulle impostazioni di performance, silenziosità e individuare il giusto compromesso per le proprie esigenze tramite software che Lenovo mette già a bordo pre-installato. L’unico appunto in questo settore lo si può muovere agli altoparlanti: che sono buoni ma non potentissimi, anche qui condizionati dalle misure del laptop.
Molto ben studiato il sistema di raffreddamento: è efficace ed efficiente, tenendo la temperatura sotto controllo senza troppo rumore delle ventole
L’autonomia è in linea con quanto dichiarato da Lenovo: con lo schermo regolato a circa la metà della luminosità e navigando su Internet, oppure scrivendo, si superano in scioltezza 6 ore di durata con la possibilità di salire anche oltre le 8 se non si consuma connettività wireless, mentre calano un po’ se si alza la retroilluminazione (se si lavora all’aperto, ad esempio). La prova del nove l’abbiamo realizzata durante il nostro SIOS di dicembre: il ThinkBook è stato sul palco dell’aula magna dell’Università Bocconi tutto il giorno, utilizzato per raccontare sui social l’intera giornata senza praticamente bisogno di ricorrere a poco più di una ricarica al volo. Peccato solo che la ricarica avvenga tramite un connettore proprietario, e non si possa usare in alternativa la porta USB-C già a bordo.
Il sottosistema audio gode della certificazione Harman
L’aspetto tecnico più intrigante del ThinkBook è che il suo progetto è moderno ma non trascura un approccio “vecchio stile”: se avete a portata di mano un cacciavite torx potete smontare il fondo e smanettare sulle componenti. La RAM è su un singolo slot ma è espandibile, l’SSD anch’esso è su slot: è raro ormai trovare portatili che non abbiano tutto saldato su un’unica piastra madre. Insomma, il tasso di riparabilità e la possibilità di rendere più longevo il proprio ThinkBook sono più alti della media.
Il Thinkbook che fa per me
Non è molto sensato, abbiamo scritto all’inizio di questo excursus, paragonare il ThinBook al Thinkpad: sono due prodotti diversi sotto molti aspetti, ma che hanno alla base una radice comune in termini di chi potrebbe essere il pubblico potenziale di questi prodotti. I Thinkpad da molti anni fanno sfoggio di sé all’interno di molte flotte aziendali, e il marchio fa rima con affidabilità e soluzioni tecniche all’avanguardia: il marchio ThinkBook nasce per trasportare alcune di queste soluzioni in una fascia di prezzo diversa, più bassa, e rendere accessibili a un pubblico più ampio quel tipo di qualità.
La webcam integrata dispone di un tappo a cursore: per essere sicuri di non essere mai osservati quando non è in uso
Il modello da 13 pollici in prova ha un prezzo su strada di poco superiore ai 700 euro (ma scavando si trova anche a meno): il rapporto prezzo/prestazioni in questo caso è ottimo, considerata la qualità costruttiva e l’autonomia. Si fa qualche compromesso sull’aspetto multimediale: ma la priorità per chi decide di acquistare un ThinkBook è avere una macchina affidabile su cui poter contare nel proprio lavoro (ha anche il modulo TPM e il lettore di impronte), che non pesi troppo nello zaino, che regga a escursioni di molte ore lontano da ogni presa di corrente e che alla bisogna sia perfetta anche per un paio d’ore di svago mentre si è lontani da schermi più ampi.
È il laptop giusto per una grossa fetta di utenti: è leggero abbastanza da poter essere interessante per chi scrive (la tastiera è comoda e lo schermo è antiriflesso), chi scrive codice (ha una buona autonomia), chi è in cerca di un laptop personale che sia bello prestante e che sia soprattutto ben costruito e facile da trasportare. Il tocco Think si vede, e Lenovo è riuscita nel tentativo di creare una classe di device intermedia diversa da quanto si trova in commercio: è un notebook professionale che non dispiacerà ai professionisti, e che aggiunge un tocco di stile con il suo color grigio mercurio che piacerà anche al pubblico consumer.