Una foresta di bambù contro l’inquinamento. Si potrebbe riassumere così l’iniziativa realizzata da SaveHuman, progetto nato lo scorso anno dal brand di Agape Onlus e attivo nell’ambito della sostenibilità ambientale, insieme all’azienda Forever Bambù, leader in Italia nella piantumazione di questo tipo di coltivazioni. Il programma, chiamato BancaOssigeno, permette agli aderenti di acquistare uno o più lotti all’interno di un bambuseto a Casale Monferrato.
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In base alla superficie comprata, ogni ambasciatore di BancaOssigeno potrà ridurre o, nel tempo, riuscire ad azzerare le proprie emissioni inquinanti. Difatti, secondo le stime delle società fondatrici, il progetto consentirà di assorbire fino a 1.100 kg di CO2 all’anno, producendo 40 kg di germogli alimentari e 1.000 kg di canne di bambù riutilizzabili per altri scopi.
BancaOssigeno, investimento mini, medio o maxi?
BancaOssigeno è costituito da uno spazio di 432 metri quadrati, riservato da SaveHuman all’interno del bambuseto di Forever Bambù a Casale Monferrato. Il progetto prevede la suddivisione del terreno in 54 lotti dalla superficie di 8 metri quadrati ciascuno, sui quali, una volta venduti i diritti di assorbimento della CO2, sorgerà una piccola foresta. Accanto a essa è già in piantumazione un’altra area verde, dedicata ad ActNow, la campagna delle Nazioni Unite, di cui Forever Bambù è partner.
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Foto: Facebook SaveHuman
L’impatto ambientale del progetto
Per capire meglio la portata di questi numeri, è sufficiente ricordare che, in media, un italiano ha un impatto annuo di 5.200 kg di anidride carbonica, fra rifiuti, trasporti, alimentazione e stile di vita. Dunque, con la BancaOssigeno Maxi, questo quantitativo viene abbassato del 20% ogni anno.