Donald Trump vive sui social. Questo lo porta ad apprezzarne alcuni, come Twitter, e a disprezzarne altri, come TikTok. La piattaforma cinese è ormai entrata nel mirino del Presidente USA, preoccupato dei rischi per la sicurezza nazionale. «Se volete che le vostre informazioni private cadano in mano al Partito Comunista Cinese, allora dovreste scaricare l’app», è la provocazione lanciata dal Segretario di Stato, Mike Pompeo, rilasciata ai microfoni della canale conservatore Fox News. C’è da aspettarsi che la posizione ufficiale di Trump non sia certo più morbida. Di proprietà di ByteDance, TikTok continua a far parlare di sè: se qualche mese fa veniva ridicolizzato come il social dei video stupidi, oggi è una piattaforma al centro della guerra tra USA e Cina.

TikTok: sono solo canzonette?
Al di là dell’utilizzo che gli utenti, soprattutto giovanissimi, ne fanno, è innegabile il successo globale che sta raccogliendo TikTok. Perfino i politici hanno preso dimestichezza con il playback o con contenuti più maturi, non sempre con risultati incoraggianti. Da diverse settimane, intanto, l’app non è più disponibile in India, dove il social aveva la fetta di pubblico più grossa; e da poco è stato confermato un secondo divorzio con Hong Kong. La Casa Bianca ha puntato il dito contro l’utilizzo dei dati e la scarsa trasparenza che metterebbe a rischio la popolazione americana, sottoposta perfino alla propaganda di Pechino in territorio USA.
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Reuters: SECRETARY OF STATE MIKE POMPEO SAYS U.S. IS "CERTAINLY LOOKING AT" BANNING CHINESE SOCIAL MEDIA APPS, INCLUDING TIKTOK – FOX INTERVIEW
— Vincent Lee (@Rover829) July 7, 2020
Reuters: SECRETARY OF STATE MIKE POMPEO SAYS U.S. IS "CERTAINLY LOOKING AT" BANNING CHINESE SOCIAL MEDIA APPS, INCLUDING TIKTOK – FOX INTERVIEW
— Vincent Lee (@Rover829) July 7, 2020
Come spiega TechCrunch, nell’ultimo periodo TikTok aveva perfino cercato di aprirsi al dialogo con Washington, arrivando addirittura ad assumere un americano come nuovo amministratore delegato – parliamo di Kevin Mayer, ex di Disney – ma questo non sembra essere bastato ad ammorbidire il capo della Casa Bianca che, ormai da mesi, è in guerra aperta con tutte le piattaforme. In parole povere, secondo Trump, queste multinazionali – da Facebook in giù – vorrebbero zittirlo, silenziando anche i gruppi e gli utenti che sono a favore del sovranismo. Non è improbabile che lo scontro con TikTok continui almeno fino alle presidenziali di novembre.