Dopo una disputa con i produttori del modello gemello Microlino, la microcar EV fatta a Göttingen arriverà sul mercato nel 2023
L’Isetta elettrica si farà. Curiosa la storia dietro la riproposizione hi-tech della microvettura tutta italiana, prodotta dalla casa automobilistica Iso di Bresso tra il 1953 e il 1956 e su licenza dalla tedesca BMW tra il 1955 e il 1962. La BMW Isetta, nel 1955, è stata la prima automobile al mondo, prodotta in serie, a basso consumo di carburante e, vista la rinnovata spinta verde dovuta alla transizione ecologica, a molti era sembrata una buona idea tirare fuori dal garage questa city car per riproporla dopo un dovuto, ma nemmeno accentuato, restyling.
Tutti a litigare per l’Isetta
A molti, forse a troppi: c’è stato, infatti, un lungo braccio di ferro legale tra l’azienda elvetica Micro Mobility Systems e la tedesca Artega, entrambe al lavoro sull’erede della Isetta. Gli svizzeri, infatti, avevano messo a punto la loro versione della nuova Isetta EV, “Microlino” (ne avevamo parlato qui), del cui assemblaggio si sarebbe dovuta occupare prima Tazzari e poi proprio la tedesca Artega. Ma anche i tedeschi avevano iniziato a lavorare sulla loro Isetta Ev, nome in codice KARO. Alla fine le parti sono arrivate a un accordo stragiudiziale che permette a entrambe di produrre la propria versione della Isetta EV.
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Beghe legali prima e pandemia poi stavano però per far saltare la KARO. Almeno fino a oggi, cioè fino all’annuncio di ElectricBrands di aver rilevato la tedesca Artega Automobil GmbH & Co. KG fondata da Klaus Dieter Frers nel 2006. Il primo prodotto sotto la nuova gestione sarà appunto la biposto elettrica KARO che, assicurano gli acquirenti, questa volta si farà davvero, verrà venduta a partire dal 2023 e arriverà sul mercato con un nuovo nome.
Con una lunghezza di soli 2,48 metri e una larghezza di 1,50 metri, il veicolo può essere parcheggiato anche trasversalmente. La nuova versione della Isetta recupera insomma la stravaganza del progetto originale datato 1953, non solo nel design tondeggiante. Per accedere ai due soli posti disponibili, per esempio, è necessario aprire il portellone anteriore, posto non di lato ma sul davanti dell’auto, proprio dove c’è il volante. Al pari dell’originale, anche questa microcar sarà estremamente parsimoniosa: i produttori dichiarano un’autonomia fino a 200 chilometri, mentre la velocità massima dovrebbe essere di 90 km/h. Il telaio è costruito in acciaio. L’erede della Isetta potrà essere acquistata in due allestimenti: Intro e Edition.
ElectricBrands contestualmente all’annuncio di aver acquisito il 100% della Artega ha anche informato di essere al lavoro sull’allestimento delle linee di produzione a Göttingen. Nel primo anno, 30.000 veicoli usciranno dalla linea di produzione. Le prime auto dovrebbero arrivare sul mercato all’inizio del 2023. L’azienda vuole anche creare 250 nuovi posti di lavoro nella regione.