La celebre pallina gialla dall’inconfondibile rumore (“waka waka”) ha soffiato su 40 candeline. Ed è già oggetto museale
La leggenda narra che sia nato osservando una pizza cui era già stato mangiato un quarto. Leggenda confermata dallo stesso artista giapponese che lo ha creato, Tohru Iwatani. Perché la forma che ha reso unico Pac-Man, l’inconfondibile tondino giallo dal sorriso spigoloso, è stata scelta proprio per puro caso. Iwatani aveva in mente di creare la versione videoludica del cartone animato Tom & Jerry, un rimpiattino continuo in cui di tanto in tanto le regole venivano sovvertite e il predatore diventava preda. La tecnologia, nel lontano 1980, non poteva certo animare ridde di gatti e topi, o agnelli e lupi, volpi e galline, quindi alla fine si optò per una pizza cui mancava un quarto: era facilmente gestibile dai processori e non richiedeva sforzi grafici. I suoi nemici erano altrettanto semplici: variopinti fantasmini. Il resto è storia, ora raccontata in un museo. Perché Pac-Man compie 40 anni e in Europa si è deciso di celebrarlo in grande stile.
© Storyworld – Wakawaka! 40 years of PAC-MAN
Pac-Man compie 40 anni e finisce al museo
Per celebrare come si deve l’anniversario di questa leggenda del mondo videoludico, sabato 3 ottobre, lo Storyworld museo di Groningen, nei Paesi Bassi, inaugurerà la mostra Wakawaka! 40 years of PAC-MAN. Lo Storyworld è l’unico museo europeo ad aver ottenuto l’approvazione e la collaborazione dello sviluppatore di videogiochi giapponese Bandai Namco Entertainment Inc. per l’esposizione pubblica di alcuni oggetti legati al celebre personaggio.
La mostra includerà, tra i vari oggetti, anche i primi bozzetti a matita oltre ai primi poster e annunci pubblicitari giapponesi di Pac-Man. Arjan Terpstra, curatore dell’evento e coautore del libro sulle quattro decadi di questo tondo personaggio dall’inconfondibile rumore di mandibole (“waka-waka”, appunto, da cui il nome dell’esposizione), ha anche raccolto una serie di oggetti ormai unici risalenti agli anni ’80 e ’90 e provenienti da tutto il mondo. Naturalmente, sarà possibile giocare a Pac-Man in uno dei cabinati originali da sala giochi.
Visitando lo Storyworld sarà possibile scoprire perché il gioco è stato così rivoluzionario e come mai quella piccola creatura gialla è diventata un tale successo in Giappone e oltre. “Volevo creare un rimpiattino, ma poi mi sono reso conto che fuggire sempre e comunque non è troppo divertente”, ha dichiarato in diverse interviste il papà di Pac-Man. “Allora ho permesso alle regole di invertirsi di tanto in tanto così da dare una scarica di adrenalina al giocatore”. “Il bello del mio videogioco – ha affermato sempre Tohru Iwatani – è che si basa tutto su presupposti semplici: Pac-Man è ghiotto di biscottini, ma anche i fantasmini lo sono, quindi lo inseguono perché non li divori. All’epoca bastava un simile pretesto per creare un gioco che intrattenesse per interi pomeriggi”.
Per chi fosse interessato all’esposizione Wakawaka! 40 years of PAC-MAN, la mostra si terrà dal 3 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, i biglietti sono venduti per fascia oraria su Storyworld.nl e il museo è visitabile da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00.
- Costi di ingresso allo Storyworld: Biglietto normale 9 euro
- Bambini di 0-6 anni: ingresso gratuito
- 7-17 anni + studenti: 6 euro