Una software house ha preso la serie capolavoro per farci un videogioco. Esperimento (in parte) riuscito
Da una parte c’è una tra le serie tv più apprezzate degli ultimi anni. Dall’altra una software house indipendente che ha raccolto la sfida forse più complicata: raccontare le imprese di un antieroe come Thomas Schelby e della sua gang, senza però replicare le tante azioni criminali già viste nelle puntate, ma offrendo contenuti inediti. Come si comportavano questi giovanotti di Birmingham quando controllavano già le strade con il pungo di ferro, prima dei fatti raccontati nel capolavoro scritto da Steven Knight? In attesa della sesta stagione, Peaky Blinders ritorna per gli appassionati con una chicca videoludica: Peaky Blinders Mastermind è stato sviluppato da FuturLab ed è adatto sia per lo zoccolo duro, sia per chi non ha mai sentito parlare di cosa succedeva in questa città inglese nell’immediato primo dopoguerra. Ve lo consigliamo subito: dovete scoprirlo in un modo o nell’altro.
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Peaky Blinders Mastermind: come la serie?
Disponibile su tutte le console, Peaky Blinders Mastermind è un puzzle game che mette il giocatore nei panni dei volti storici della serie. A cominciare da lui, Thomas Shelby – impersonato nella serie dal magistrale Cillian Murphy – eroe di guerra, medaglia al valore, un soldato che ha vissuto la battaglia della Somme durante la Grande Guerra e che, una volta tornato in patria, ha bruciato tutte le tappe diventando leader dei Peaky Blinders; poi c’è Arthur, altro pezzo forte della gang, un tipo scontroso e poco incline al ragionamento fine. In Peaky Blinders Mastermind è possibile vestire i panni di questi e molti personaggi della famiglia Shelby, scoprendone le abilità per uscire da situazioni fastidiose e procedere nel gioco.
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Peaky Blinders Mastermind potrebbe scontentare i fan più appassionati della serie. Certi aspetti nel gameplay e nella narrativa non combaciano affatto con i profili dei membri della gang. I dialoghi tra i personaggi non sono doppiati – e questo complica la riproduzione su console di una serie capolavoro – ma quel che stona sono le frasi che leggiamo. Se siamo abituati a un Thomas Schelby risoluto, di poche parole e glaciale, nel videogioco lo riscopriamo più diplomatico e perfino gentile nei modi.
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Grafica e gameplay
Il videogioco di FuturLab ha un’ambientazione ricreata in modo tutto sommato discreto. Nulla però a che vedere con le sequenze della Birmingham del 1919, con le strade infestate da piccoli criminali e sbandati: in Peaky Blinders Mastermind gli NPC sono soggetti sempre fermi, mero decoro di un set. Trattandosi di criminali scaltri, il fattore tempo è decisivo anche nel titolo che abbiamo provato su Nintendo Switch. Ogni missione deve essere completata bruciando i secondi, facendo sempre ben attenzione a non entrare nei coni visivi dei nemici.
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In Peaky Blinders Mastermind il giocatore può letteralmente governare il tempo, facendolo scorrere in avanti o indietro. Lo stratagemma è utile per calarsi nei panni di criminali sopraffini e sfruttarne al meglio le abilità. In ogni momento è infatti possibile passare da un personaggio all’altro per completare un obiettivo. In conclusione, lo sforzo degli sviluppatori non riesce a soddisfare fino in fondo gli occhi degli appassionati, ma vale comunque come prodotto videoludico che può intrattenere la nicchia in attesa di scoprire cosa succederà nella sesta stagione.