La recensione su PlayStation 4. Pronti a sfidare LeBron e compagni?
Se siete tra quelli che, a digiuno di basket, avete comunque amato la serie Netflix The Last Dance , incentrata sull’icona del basket Micheal Jordan, ebbene avete un motivo in più per non perdere di vista questo sport spumeggiante. Da poche ore è disponibile la nuova veste della serie regina: NBA 2K21 è il seguito di una saga videoludica che, ogni anno, macina numeri spaventosi e convive con le critiche da parte dei gamer. Stiamo parlando di un titolo che affronta il grande pubblico a una manciata di mesi dal momento che tutti attendono: il lancio di PlayStation 5. NBA 2K21 è un videogioco cross-gen sul quale tutti hanno enormi aspettative per la nuova console di Sony. Ma l’addio a PS4 resta un omaggio esplosivo al grande basket.
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NBA 2K21, entra nella leggenda
Sviluppato da Visual Concepts, il nuovo capolavoro di 2K si basa su un engine molto simile a quello della scorsa edizione. Nelle prime ore in cui il videogioco è sbarcato sugli store, sono piovute critiche da parte di alcuni utenti che hanno accusato gli sviluppatori di aver fatto un semplice aggiornamento ad NBA 2K20. In realtà le modifiche ci sono e, va ripetuto, il giudizio definitivo dovrà arrivare soltanto quando potremo giocare al titolo su PlayStation 5.
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Le modalità di gioco sono quelle di sempre. Oltre a un utilissimo tutorial che, se non avete mai giocato al titolo, vi consigliamo di divorare spendendoci su una buona mezz’ora, NBA 2K21 offre prima di tutto la semplice partita singola per tornare a godersi la pallacanestro degli dei sul parquet. Lusso non da poco, soprattutto in un anno complicato per lo sport (basket compreso). La National Basketball Association ha ripreso il campionato a porte chiuse, nel bunker di Orlando in Florida, dove le squadre corrono e tirano senza pubblico urlante.
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Tra le conferme di NBA 2K21 c’è la modalità carriera, dove possiamo metterci nei panni di un giovane talento che parte dal college per inseguire il proprio sogno. Oltre alle partite vere e proprie, gli sviluppatori hanno cucito la trama di una storia che ci aiuta a immedesimarci ancora di più in un campione che ha bisogno della giusta spinta per emergere. Prima di cominciare abbiamo la possibilità di personalizzare il nostro giocatore, andando a bilanciare – con punti limitati – una lunghissima lista di abilità. Dal tiro, alla difesa fino alla velocità. Doti che, grazie al realismo di NBA 2K21, emergeranno da subito sul parquet.
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A farci da motivatore è il nostro primo coach, impersonato dall’attore Djimon Hounsou, il Jean Roqua di Never Back Down. Uno che, se avete visto il film, sa come tirare fuori il meglio da un giovane. La carriera è una storia che prosegue in base anche alle nostre scelte, proprio per dare al gamer una responsabilità in più sui meriti e demeriti del proprio alter ego in console.
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Palleggio e tiro. Anche in strada
Come vi abbiamo già accennato, il gameplay di NBA 2K21 offre una lunga lista di mosse e abilità che occorre apprendere con ore e ore di gioco. In base alla difficoltà degli avversari, l’intelligenza artificiale che li governa sarà più o meno spietata con voi. Ma l’esperienza vale davvero la pena e la scala di apprendimento è alla portata di chiunque con la giusta dose di impegno e passione. Sarà tutto un gioco di levette e tasti schiacciati al momento giusto, tenuti premuti quel tanto che serve per sentire quel poetico ciuf nel canestro.
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Fatto per gli appassionati di tutto il mondo, NBA 2K21 non poteva tralasciare l’importanza del basket da strada. Ecco allora che, tra le opzioni di gioco, possiamo sfidare avversari in varie modalità (dall’1 contro 1 al 5 contro 5, a tutto campo, o a metà campo), in parchi all’aperto o in spiaggia. Nulla da dire infine sulle ambientazioni – dagli stadi fino ai più umili campetti – e sulla musica hip hop che ci farà da colonna sonora quando ci lanceremo in aria per schiacciare.