La storia di Daphné, giovane donna costretta a far luce sul passato della propria famiglia. Le scelte sono in mano vostra
Potremmo raccontarvi come è finita la nostra storia e di cosa è successo alla nostra Daphné. Vi faremmo un torto ingiusto, senz’altro, ma questa è soltanto una premessa per presentarvi Along the Edge, una visual novel con – tenetevi forte – 60 finali diversi tra loro. Lanciato quasi cinque anni fa su PC, il titolo di Nova-box sta per arrivare su Nintendo Switch con la storia di una giovane professoressa di matematica che ha ereditato un enorme castello, sperduto in una provincia senza nome. Vi immedesimerete in lei più quanto possiate credere, scegliendo cosa farle dire e dove farla andare in punti cruciali della trama. Tutto influenzerà la storia lungo un susseguirsi di centinaia di curate raffigurazioni disegnate a mano.
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Along the Edge: un luogo stregato
Tranquilli, non vi racconteremo come è finita la nostra visual novel su Nintendo. Vogliamo però restituirvi la bellezza di un’esperienza videoludica tutt’altro che passiva, nonostante il gameplay si riduca alla semplice selezione di frasi da far pronunciare o di azioni da far compiere a Daphné. Come un libro che si fa fatica ad appoggiare sul comodino, così Along the Edge ci ha spinti a immergerci nella trama, minuto dopo minuto.
Le prime pagine di questo libro interattivo ci fanno subito capire l’inquietudine di questa giovane donna. Dopo aver ereditato un castello dalla nonna, sceglie di dirigersi in una piccola cittadina sperduta. Non sappiamo esattamente dove si trovi, ma dalla raffigurazione del paesaggio ci immaginiamo uno scenario europeo, immerso in un verde tanto rigoglioso quanto misterioso.
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Sono tanti i personaggi che incontreremo nel corso di Along the Edge. I guardiani del castello, la signora della panetteria. Gente comune che vi farà subito capire come funzionano le cose in quella che è la vostra nuova casa. Nel passato di Daphné c’è molto più di quanto lei non sappia: a cominciare dal perché quel castello immenso, in cui abita tutta sola, eserciti su di lei uno strano e inquietante effetto. Incubi, episodi di sonnambulismo, strane sensazioni come se quel posto nascondesse una potente energia.
Un titolo da guardare
Sono oltre 450 le illustrazioni che ci restituiscono il clima e l’atmosfera di continua tensione. Along the Edge è disponibile in lingua inglese, ma è un videogioco alla portata anche di chi non lo mastica alla perfezione (fidatevi di chi sta scrivendo). Accompagnati dalla mesta melodia di un pianoforte, la visual novel procede senza mai annoiare, seppur con qualche difetto.
I difetti: la colonna sonora
Ad esempio, capita talvolta di dover selezionare tutte le frasi da far pronunciare a Daphné prima di chiudere un dialogo, senza però scoprire nulla di nuovo o decisivo. L’altro aspetto che ci sentiamo di sottolineare riguarda l’audio o, meglio, la colonna sonora mancata: sempre la stessa melodia di pianoforte malinconica e intervallata da scene silenziose con pochi e confusi rumori di sottofondo. Forse tracce più curate e selezionate avrebbero avvolto ancor di più l’esperienza di gioco e di lettura.
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Il bilancio di Along the Edge resta comunque più che positivo. Personaggi ben strutturati, con caratteristiche e personalità che scopriamo in base alle nostre scelte e una vastità di opzioni tale da convincerci di esser davvero in un labirinto che cambia ad ogni angolo.