La startup innovativa croata ha creato un piccolo gioiellino action che è una letterina d’amore a tutti i vecchi cabinati anni ’80 e ’90
Avete mai visto Source Code? È un film quasi interamente ambientato su di un treno che sta per esplodere per via di un attentato terroristico. Il protagonista è l’unico consapevole di ciò che sta per accadere ma non sa né dove sia stata nascosta la bomba, né chi l’abbia piazzata e ha pochi minuti per venirne a capo, dopodiché… BOOM!!… sarà polverizzato, assieme a tutti gli altri passeggeri. E dovrà ripetere l’intera sequenza finché non ne verrà a capo, all’infinito. Una sorta di Giorno della marmotta in salsa action, insomma, che Speed Limit, curioso trial and error di Gamechuck ci ha involontariamente ricordato.
Che cos’è Speed Limit?
Sviluppato appunto dalla croata Gamechuck, promettente realtà della startup factory Zagreb Innovation Centre, prodotto da Chorus Worldwide Games e disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows e Xbox Series X/S, Speed Limit è davvero un prodotto fresco e divertente che riesce a coniugare un concept tutto sommato nuovo con il desiderio di ripescare dalla soffitta i polverosi videogiochi di una volta. Ma andiamo con ordine.
Spy vs Spy
Il gioco ha inizio su di un treno. Un treno zeppo di agenti segreti e poliziotti che non vedono l’ora di passarci per le armi. Il nostro personaggio però è un duro mica da ridere: riesce a far fuori tutto solo interi eserciti. E quando non ci riesce… be’… ha la capacità di riavvolgere il tempo fino all’ultimo checkpoint. Si muore di continuo, nel bizzarro trial and error ideato da Jan Juracic e Vanja Karanovic, mentre l’azione diviene via via sempre più caotica e frenetica.
I nemici ripetono sempre le stesse azioni: un fatto che in altri videogame fa storcere il naso, perché vuol dire che l’intelligenza è scriptata, mentre in Speed Limit sarà la nostra sola ancora di salvezza per riuscire ad addomesticare un livello di difficoltà che non fa sconti. Ripetendo più e più volte la medesima sequenza avremo modo di imparare a memoria il luogo in cui sbucheranno gli avversari e la mossa che faranno, così da non farci più sorprendere dal nemico che ci ha crivellato di proiettili, pugnalato o fatto esplodere nell’ultima partita.
Si sopravvive ogni volta qualche secondo in più, giusto per avere il tempo di vedere ciò che ci accadrà un secondo dopo. Apparentemente Speed Limit sembra una esperienza frustrante – e in effetti lo è – ma ogni volta che si muore non si può che prendersela con noi stessi: è perché siamo troppo lenti, goffi, impacciati mentre non potremo mai insultare il gioco, che è cattivo, verissimo, forse persino sadico, ma ci dà sempre una frazione di secondo per riuscire a scamparla.
In tutto questo, gli sviluppatori croati hanno intessuto più e più gameplay, tratti di peso da vecchi cabinati di una volta. Ci ritroveremo così a correre su autostrade a bordo di moto e automobili sportive e persino alla guida di un jet mentre attorno tutto esplode e i proiettili dei nemici ci sfiorano di pochi centimetri. Visto che siamo a San Valentino, potremmo dire ch Speed Limit rappresenta senz’altro una dolcissima letterina d’amore alla storia dei videogiochi, riesumata però con gusto e stile. Il risultato è un ottimo trial and error, adrenalinico come pochi. Non fatevelo sfuggire.