Provate a immaginare una festa a Barcellona, due deejay chiamati a suonare in quella che di giorno è una tranquilla casa privata e una folla di gente ammassata in strada per ascoltarli. E’ cominciata così, oltre che con undicimila euro di multa, l’avventura di Mattia Franco, 29 enne di Como, ceo e founder di Xceed. Una ex startup, oggi scaleup, con sedi a Barcellona e Milano.
La società nasce nel 2015, “ma ci lavoro almeno dal 2009” spiega Franco a StartupItalia! durante ScaleIt, la due giorni dedicata alle imprese che pensano in grande. Gli anni spesi in giro per il globo, oltre a fargli conoscere il mondo della notte, gli hanno lasciato in dote una laurea in economia.

Tra liste e tavoli verso il successo nei club di tutto il mondo
L’idea è stata fulminante. Per ripagarsi la maximulta, il giovane imprenditore cominciò a organizzare feste nei locali della città spagnola, in cui si trovava per motivi di studio. Con successo: il ricavato servì a pagarsi master e soggiorno a San Francisco, nota per essere la città più cara d’America. Il conto? Attorno ai 100mila euro.
Xceed riprende il meglio di queste esperienze. È un software di ticketing sul modello di Eventbrite, ma dotato di alcune customizzazioni che lo rendono estremamente adatto all’organizzazione di feste nei locali notturni. Il modello di business freemium prevede l’utilizzo gratuito della piattaforma e una fee su ogni biglietto emesso con l’applicazione, che è in grado di gestire liste, tavoli, prevendite e pubblicità. “Dovevamo trovare un sistema per portare i club a usare il nostro prodotto, e abbiamo pensato che questo fosse il migliore” spiega Franco ripercorrendo gli inizi.
Prossimi obiettivi: UK, USA e un round da 3 milioni
La Spagna è il paese in cui Xceed domina il mercato (“In Italia ci sono troppi problemi burocratici”), ma il progetto coinvolge anche il Portogallo, Francia, Belgio e Germania. Nel 2019 è previsto lo sbarco a Londra, mentre il 2020 sarà l’anno degli USA. “Abbiamo 3 milioni di utenti unici e non abbiamo speso nemmeno un euro in marketing” spiega il founder, che ha in mente di assumere 20 persone tra sviluppatori e sales. Dietro l’angolo c’è un maxiround da tre milioni, che andrebbero ad aggiungersi ai due già raccolti.
Scalabilità è la parola giusta per questa piattaforma che ha triplicato i ricavi negli ultimi due anni senza aumentare o quasi le spese. Tutti contenti: i locali vendono di più, gli utenti scoprono le serate giuste ovunque si trovino. E c’è un asso nella manica: i dati raccolti possono essere usati per coinvolgere partner, ovviamente interessati ad accedere a un database profilato composto da amanti della notte e del divertimento.