L’imprenditore sudafricano è un fan del citizen journalism. Nel frattempo continua la sfida con Threads e Meta
Su Twitter è in arrivo una nuova funzione per consentire agli utenti di pubblicare articoli e addirittura libri. A riferirlo è stato lo stesso Elon Musk, proprietario della piattaforma che ha acquisito nel 2022 per 44 miliardi di dollari. In risposta a un suo follower l’imprenditore sudafricano ha spiegato che questo consentirà alle persone di caricare nel feed articoli lunghi con foto, video e audio per arricchire il contenuto. Al momento chi ha l’abbonamento a Twitter Blue può scrivere post lunghi fino a 10mila caratteri, mentre chi non paga è limitato ai 280 tradizionali dell’era pre Musk. Non è improbabile che la novità sia studiata anche per rispondere a Threads, il clone di Twitter lanciato poche settimane fa dalla rivale Meta e che in pochi giorni ha superato i 150 milioni di download.
This will allow users to post very long, complex articles with mixed media. You could publish a book if you want.
— Elon Musk (@elonmusk) July 18, 2023
Da quando ha acquisito Twitter Elon Musk ha dato il via a una rivoluzione interna che è ancora in corso. I licenziamenti di massa, la battaglia sul free speech e l’algoritmo che andrebbe a favorire soprattutto chi paga sono elementi che stanno costruendo una nuova piattaforma rispetto a quella fondata oltre dieci anni fa da Jack Dorsey. In merito poi alla possibilità di pubblicare articoli è interessante notare che, nella sua veste di proprietario di Twitter, Musk ha sempre voluto ribadire il fatto che lui sia a favore del citizen journalism.
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Dal 2020 in poi il Ceo di Tesla ha aumentato la propria esposizione mediatica. E non soltanto perché ha scalato la classifica dei miliardari, diventando l’uomo più ricco del mondo (scettro che condivide periodicamente con pochissimi altri). Ma anche perché la stampa ha iniziato a criticarlo sotto molti punti di vista. La tutela del free speech e la lotta contro ogni forma di censura gli hanno garantito l’opposizione di quelli che lui definisce i rappresentanti della cultura woke, meglio nota come la cultura del politicamente corretto. Pur rilasciando numerose interviste a testate e televisioni, Musk critica in continuazione i media mainstream.