Una innovazione su cui anche USA e Cina sono al lavoro da decenni
Nel 2025 il Giappone potrebbe tentare la prima trasmissione di energia solare dallo Spazio alla Terra grazie a una tecnologia su cui gli esperti sono al lavoro da decenni. Come si legge su Engadget, l’utilizzo di strumenti per trasportare l’energia pulita in questa modalità è stato proposto per la prima volta nel 1968. Grazie alla collaborazione tra la Japan Aerospace Administration Agency e la Kyoto University, dove il professore Naoki Shinohara guida un gruppo di ricerca sul tema, si potrebbe compiere questo importante salto per rafforzare l’energia green.
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«L’idea della trasmissione di energia via radio fu concepita per la prima volta da Tesla circa un secolo fa – si legge sul sito dell’Università giapponese -. Tuttavia, il primo utilizzo pratico delle onde radio fu per la trasmissione di informazioni e intelligence, e non per la trasmissione di energia elettrica in sé. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ingegneri e scienziati hanno riesaminato l’idea originale di Tesla di trasmettere energia elettrica a distanza via radio, grazie alla disponibilità di una tecnologia a microonde ad alta potenza. Questi sforzi negli anni ’60 hanno portato all’idea del Solar Power Satellite (SPS)».
Tutto ruota dunque attorno a questo SPS. Bisogna immaginarselo come una centrale a 36mila km di altezza con una potenza che va dai 5 ai 10 GW. Al momento siamo ancora in una fase di sperimentazione e valutazione degli impatti ambientali. I costi per realizzare una tecnologia simile sono di circa 7 miliardi di dollari.
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La possibilità di poter trasmettere l’energia solare dallo Spazio consentirebbe, ad esempio, di garantire un’indipendenza non indifferente dalle condizioni meteo che finora hanno reso le fonti rinnovabili discontinue sul lato della fornitura. Nel 2015 il Giappone ha dimostrato che la tecnologia dei pannelli solari spaziali è possibile, trasmettendo con successo 1,8 kilowatt di potenza. Anche Cina e Stati Uniti sono impegnati sul medesimo fronte.