Le due società collaborano già da tempo. Nel frattempo in Montana una legge continua a far discutere
Il progetto si chiama Project Texas ed è l’iniziativa con la quale TikTok punta non soltanto a rendere più sicuri i dati dei cittadini statunitensi, ma anche a evitare il ban in un Paese dove conta 150 milioni di utenti. Bloomberg ha riferito che il social della Big Tech cinese ByteDance sarebbe pronto a concedere presto le chiavi di accesso al proprio codice sorgente, all’algoritmo e alla tecnologia di moderazione dei contenuti a una società americana di cui si è già parlato in merito al caso TikTok. Ci riferiamo a Oracle, multinazionale specializzata in software e cloud già in predicato di diventare la technology partner di TikTok negli USA ai tempi della presidenza di Donald Trump.
TikTok lavora da più di un anno con Oracle: tutte le attività negli USA sono gestite grazie alla sua piattaforma cloud. La scelta di cedere le chiavi del materiale più prezioso per l’azienda suggerisce la volontà da parte della società cinese di dialogare con le istituzioni USA, in un momento particolarmente difficile per TikTok. Lo Stato del Montana ha approvato pochi giorni fa una legge che impone a Google e Apple – gestori degli store da cui si scarica l’app – di non renderla più disponibile a partire dal 2024. Sono già arrivati i primi ricorsi contro questa decisione, ma il clima non è differente in altri contesti: da mesi l’app non è più ammessa sui device aziendali di enti pubblici e privati.
The Information ha ricordato che TikTok non ha svelato proprio tutto: Oracle avrebbe accesso soltanto a una parte del codice sorgente. La questione riguardante il social network che da tempo sta spopolando in Occidente si lega ai difficili rapporti tra USA e Cina. A poco più di un anno dalle presidenziali, Washington continua a usare toni duri nei confronti di Pechino. Biden teme che TikTok metta a rischio i dati dei cittadini statunitensi dal momento che ByteDance potrebbe facilmente consegnarli al governo di Xi Jinping.