Permanente dal 2016, è uno strumento aperto a persone fisiche, enti e aziende
«Vorrei che arrivasse il momento in cui una impresa, soprattutto una grande impresa che esporta nel mondo, si vergognasse se non ha destinato una parte dei propri utili al patrimonio culturale del Paese». Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, non ha usato un tono diplomatico per rivolgere un appello a tutte le aziende italiane affinché l’ecosistema produttivo si prenda parte della responsabilità (così come del prestigio) sostenendo la cultura in Italia in maniera diretta. Lo ha fatto citando uno strumento in funzione dal 2014, l’art bonus. Ma che cos’è l’art bonus? Riprendiamo la definizione ripresa dal sito del Governo: si tratta di “un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo”. La Legge di Stabilità del 2016 ha reso permanente l’art bonus come agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
Art bonus: chi può ottenerlo
Non ci sono particolari limiti per quanto riguarda i soggetti che vorrebbero accedere all’art bonus. Possono richiederlo le persone fisiche (dipendenti, pensionati, professionisti), enti e imprese. Come ha spiegato il ministro Franceschini sono disponibili 600 milioni di euro per l’art bonus, cifra che tuttavia dovrebbe crescere in futuro. Le donazioni liberali, per poter accedere all’incentivo, devono riguardare soltanto i beni pubblici (non rientrano i beni culturali di proprietà privata).
Come si legge nella norma “per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile”; mentre “per i soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d’imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui”.
Da quando è stato introdotto l’art bonus si sono registrati quasi 30mila mecenati (al 63% persone fisiche). Nel corso degli ultimi otto anni, come ha spiegato Carolina Botti, Direttore Referente dell’iniziativa, in un’intervista a Il Sole 24 Ore le donazioni hanno sfiorato i 700 milioni di euro. Sul sito sono presenti inoltre i beneficiari a cui sono arrivate la maggior parte delle donazioni attraverso l’art bonus: ci sono la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino, la Fondazione Teatro alla Scala, il Teatro Regio di Parma e il Complesso ex Monastero di Santa Monica a Cremona.