Partecipano all’ESA Business Incubation Centre Turin
Le storie di SpaceX e Blue Origin raccontano di un settore, quello aerospaziale, che in due decenni è stato rivoluzionato da ex startup. Prima le innovazioni arrivavano soltanto dalle agenzie governative e la rete di fornitori era senz’altro più esclusiva rispetto ad oggi. Il XXI secolo, che dovrebbe riportare l’uomo sulla Luna e, chissà, pure su Marte, sta assistendo al protagonismo di queste società private, che hanno introdotto logiche più commerciali nella space economy. L’Italia è senz’altro tra gli attori europei che giocano un ruolo. E grazie proprio alle realtà innovative si possono fare passi avanti. Sono state appena annunciate le otto startup selezionate per entrare a far parte del primo round del programma di incubazione dell’ESA Business Incubation Centre Turin, il centro nato per sostenere lo sviluppo tecnologico e di business di nuove imprese innovative basate su tecnologie spaziali, con applicazioni sia upstream (infrastrutture spaziali come satelliti) sia downstream (servizi e prodotti che possono essere poi impiegati sulla Terra). Ecco le otto startup che puntano a innovare nella space economy a Torino.
Sono Kurs Orbital, Adaptronics, Astradyne, Volta Structural Energy, Space-V, Synchropal, Mespac e Hipparcos le startup che a Torino parteciperanno al percorso di incubazione. Si tratta di aziende agli esordi, sulle quali l’ESA BIC Turin ha notato del potenziale nei rispettivi campi di ricerca. Il programma è gestito dall’incubatore I3P, con il supporto tecnologico del Politecnico di Torino e della Fondazione Links, in coordinamento con l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana che forniscono anche supporto tecnico e finanziario. Si tratta del primo gruppo che verrà incubato: sul sito trovate le istruzioni per accedere ai prossimi round di selezione. Ecco di cosa si occupano le aziende appena selezionate.
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Kurs Orbital
Kurs Orbital sviluppa una soluzione per la logistica spaziale basata su una tecnologia proprietaria per l’aggancio di satelliti in orbita. In particolare, Kurs Orbital mira ad offrire servizi per l’ispezione e manutenzione di satelliti favorendone l’estensione della vita utile.
AdapTronics
Startup bolognese, AdapTronics produce dispositivi meccatronici adattivi per la logistica intelligente sulla Terra e nello Spazio. In particolare, l’azienda ha sviluppato una soluzione basata su una membrana elettrostatica multifunzionale per permettere la presa e la manipolazione di oggetti di qualsiasi forma. La società, spin-off dell’Università di Bologna, ha vinto nel 2021 il Premio Nazionale Innovazione nell’area delle applicazioni industriali.
Astradyne
La startup Astradyne, fondata da un team con esperienze internazionali presso laboratori di ricerca di agenzie spaziali, ha sviluppato una tecnologia innovativa per la produzione di circuiti stampati flessibili. Soluzione che potrà essere applicata a una varietà di sistemi spaziali come antenne, moduli abitativi, pannelli solari. Nello specifico, la prima applicazione sviluppata è un pannello solare ispirato agli origami che mira a risolvere la limitazione degli omologhi convenzionalmente utilizzati in applicazioni spaziali.
Volta Structural Energy
Startup focalizzata sullo sviluppo di batterie strutturali basate sull’impiego di ioni di alluminio, Volta Structural Energy ha l’obiettivo di ottenere batterie integrate nella struttura di satelliti, garantendo riduzione di peso ed elevata efficienza energetica.
Space-V
Tra le startup che verranno incubate a Torino nell’ambito della space economy c’è anche questo spin-off dell’Università di Genova. Space-V si occupa di sviluppare serre innovative per la coltivazione di piante nelle stazioni orbitali e nei futuri insediamenti lunari e marziani. La startup ha tra i soci fondatori Franco Malerba, il primo astronauta italiano della storia, parte dell’equipaggio dello Space Shuttle Atlantis nel 1992.
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Synchropal
Synchropal è una startup che sta sviluppando, a partire da una tecnologia proprietaria, un sistema innovativo (MODO) basato su dati satellitari per la sincronizzazione del tempo, che garantisce protezione rispetto ad attacchi hacker contro infrastrutture digitali terrestri. In particolare, la tecnologia sviluppata dalla startup trova applicazioni nell’ambito delle reti di telecomunicazione, nei sistemi di sincronizzazione delle reti di distribuzione elettrica e più in generale per tutte le infrastrutture che utilizzano segnali satellitari per servizi di navigazione.
Mespac
Startup torinese specializzata nella caratterizzazione di ambienti marini per la realizzazione di impianti offshore. I dati metoceanici forniti dall’azienda (ovvero, meteorologici e oceanici) vengono ottenuti dalla combinazione dei dati satellitari con quelli rilevati dai sensori di superficie attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari.
Hipparcos
Startup specializzata nello sviluppo e produzione di innovativi star-trackers, ovvero sistemi basati su set di telecamere installate a bordo di satelliti per l’identificazione della loro posizione nello spazio con elevata precisione in base al posizionamento relativo delle stelle.