Un percorso di “adozione” che va avanti da oltre 10 anni
Il Governo Draghi ha anticipato i tempi per l’entrata in vigore di una novità che riguarda la vita di milioni di consumatori. Dal 30 giugno, infatti, commercianti ed esercenti che si rifiuteranno o non saranno attrezzati per accettare pagamenti con il POS (Point Of Sale) rischieranno una multa pari a 30 euro a cui poi andrà aggiunto il 4% della transazione non accettata. In una nota diffusa nelle ultime ore, Confcommercio si è espressa così in merito al POS obbligatorio: “La diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo”.
Rispetto ai pagamenti elettronici l’Italia è in verità ancora indietro (e lo è da tempo). Le multe per chi non si allinea al POS obbligatorio sono state previste dal Decreto Recovery, che inizialmente aveva previsto l’avvio delle sanzioni a partire dal gennaio 2023. Da una parte c’è l’evidente necessità da parte degli esercenti di arrivare pronti al 30 giugno. Dall’altra va evidenziato che il percorso di allineamento ai pagamenti elettronici si trascina da quasi dieci anni.
Fu il Governo Monti, nel 2012, a introdurre il POS obbligatorio, al quale però non era stata affiancata alcun tipo di sanzione. Interventi successi, quello del MES nel 2014, stabilirono poi che l’obbligo di accettare pagamenti elettronici valeva per pagamenti superiori ai 30 euro. Come spiega l’Unione Nazionale Consumatori, ad oggi non esiste più alcun tetto al di sotto del quale il POS non si può accettare come forma di pagamento. A mancare, dunque, sembrerebbero proprio le sanzioni. Gli ultimi aggiornamenti in merito fanno parte di un programma più ampio con il quale il Governo intende combattere l’evasione fiscale nel quadro del PNRR.