Si chiama Innovazione Sostantivo Femminile, la nuova misura della Regione Lazio che sostiene le MPMI femminili, favorendone i percorsi di sviluppo. Il contributo è a fondo perduto, fino a 30 mila euro, per progetti che adottano nuove tecnologie o soluzioni digitali, processi e sistemi di innovazione aziendali. Domande dal 17 marzo
Sostenere le imprese femminili che operano nel territorio regionale è l’obiettivo di “Innovazione Sostantivo Femminile”, il nuovo bando della Regione Lazio che favorisce lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese femminili, supportandone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT e in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3) regionale. Il nuovo bando 2022 mette ora a disposizione 3 milioni di euro per contributi a fondo perduto con un importo massimo di 30 mila euro per ciascun progetto presentato da imprese femminili per l’adozione di nuove tecnologie, soluzioni digitali, processi e sistemi di innovazione aziendali.
“L’imprenditoria femminile rappresenta una linfa vitale per l’economia, per questo è importante sostenere le donne che vogliono fare impresa attraverso progetti innovativi. Vogliamo valorizzare sempre di più il talento femminile e lo stiamo facendo anche attraverso una serie di iniziative nel settore della formazione. Oggi siamo particolarmente orgogliosi di questo bando che arriva alla sua quinta edizione ed ha già finanziato centinaia di progetti imprenditoriali portati avanti con l’impegno di donne residenti nella nostra regione”, dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
I progetti ammessi
Il bando è stato pubblicato per promuovere e valorizzare il capitale umano femminile, sostenendo le micro, piccole e medie imprese che puntino anche a percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT. In concreto i progetti ammessi riguardano quelli che prevedono di innovare e migliorare i processi produttivi grazie all’introduzione di tecnologie digitali. Ma possono accedere ai contributi anche le proposte che puntino all’ “innovazione” in vari campi, nel marketing come nell’organizzazione aziendale; nel campo delle performance ambientali come in quello che preva innovazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Chi può beneficiarne
I fondi sono destinati alle “imprese femminili”, un requisito che deve essere mantenuto anche nei 3 anni successivi alla presentazione della domanda. Lo status di “impresa femminile” è riconosciuto alla lavoratrice autonoma donna, all’impresa individuale di cui la titolare è di genere femminile; ad una cooperativa che abbia almeno il 60% di socie; allo studio associato con un numero di associate che, anche in questo caso, non sia inferiore al 60%. Viene anche considerata “impresa femminile” la società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne od altre MPMI femminili.
Le spese ammissibili
La regione, che assegna la gestione del bando a Lazio Innova, considera ammissibili i costi di progetto con un importo non inferiore ai 20mila euro. Le voci possono variare dagli investimenti per l’acquisto delle attrezzature, ai software ed ai sistemi applicativi digitali. Inoltre è previsto il rimborso dei brevetti acquistati, le consulenze specialistiche correlate all’intervento, i canoni per servizi in modalità “software as a service”. Previsti anche il rimborso ai costi di personale forfettari ed i costi indiretti.
Le imprese interessate possono presentare domanda on-line, dalle ore 12:00 del 17 marzo e fino alle ore 18:00 del 16 giugno 2022.
Il ruolo delle donne nell’ecosistema dell’innovazione
“Non è un caso che il primo bando della nuova Programmazione POR FESR 2021/2027 sia per Innovazione Sostantivo Femminile” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli. “È una misura a cui teniamo molto, perché punta a promuovere e valorizzare il ruolo delle donne nell’ecosistema dell’innovazione della nostra regione. Una delle sfide cruciali che intendiamo affrontare è quella dell’utilizzo dei fondi europei per rafforzare l’empowerment delle donne nella ricerca, nell’impresa e nelle professioni. Lo faremo con strumenti come Innovazione Sostantivo Femminile, ma anche con i servizi offerti dagli sportelli Donna Forza 8 nei nostri Spazi Attivi, con il sostegno ai Gruppi di ricerca e alle ricercatrici, con meccanismi premiali nei nostri bandi a sostegno degli investimenti delle imprese, e con scelte chiare, come ad esempio quella di destinare «Fondo Futuro» prevalentemente alle imprese femminili e giovanili”.
Nelle precedenti quattro edizioni lo stanziamento complessivo è stato di oltre 5 milioni di euro, ammettendo 191 progetti imprenditoriali.