Abbiamo intervistato Gloria Seveso del team della Carica delle 101 per conoscere le novità del 2022 e parlare delle nuove iniziative che vedono protagonista la leadership al femminile
La Carica delle 101, associazione non-profit nata dall’entusiasmo e dalla tenacia di 100 donne + l’ideatrice, Giovannella Condò, per accompagnare e sostenere le startup italiane nel loro percorso di sviluppo, cresce, consolida la community e si incontra finalmente dal vivo per presentare il programma 2022.
Tra le novità di quest’anno, gli incontri dedicati alle startup in modalità digitale verranno affiancati da momenti di networking dal vivo per fortificare finalmente quella rete di connessioni e opportunità, ma non solo anche un Database e attività indirizzate al fundraising.
Durante l’ultimo appuntamento abbiamo incontrato Gloria Seveso, del team della Carica delle 101, e ci siamo fatte raccontare le novità e cosa vuol dire far parte delle Carica delle 101.
In Italia solo il 3% di CEO è donna (dati Ewob — l’associazione European women on boards di cui fa parte per l’Italia Valore D) e se andiamo a vedere la percentuale di donne nei Cda, siamo fermi al 35% e solo il 7% delle aziende in Europa è guidata da Ceo donna.
Come credi che si possa invertire questo trend? E in che modo le associazioni come La Carica delle 101 possono dare un loro contributo?
Ci sono molti fattori che influiscono su questi dati, alcuni collegabili alla cultura e ai processi (policy/iniziative pubbliche e provate) a supporto delle donne che si trovano a proprio carico maternità e caregiving, altri alimentati proprio dal fatto che ci sono così poche donne in posizioni rilevanti con impatti negativi sulla possibilità di supporto reciproco e networking.
La Carica delle 101 contribuisce concretamente al cambio di paradigma stimolando networking e role modeling. Tante delle donne che fanno parte de La Carica delle 101 sono professioniste senior ed affermate (es. CEO, top manager, partner di studi legali) che hanno “superato” il soffitto di cristallo. Con le attività di mentorship e networking fisico, vogliamo stimolare il confronto con queste donne, che rappresentano role model importanti, non solo con le startup (che non sono solo a guida femminile), ma anche con le 101ers più junior che stiamo selezionando con la call per le under40.
Con la Carica vi siete da sempre date come obiettivo quello della condivisione della conoscenza. Come avviene? Su cosa state lavorando quest’anno?
Adesso è il momento di capitalizzare il lavoro fatto lo scorso anno. Sicuramente manterremo il nostro format sulle startup per supportare la loro crescita mettendo a disposizione il tempo e la professionalità di questo gruppo di donne che ha competenze diverse tra loro. Adesso stiamo lavorando per favorire sempre di più il networking e quindi lo sviluppo delle connessioni, crediamo infatti che questa sia la vera forza.
Come avverrà?
Vogliamo abbinare un incontro formativo, che manterremo online, a uno di solo networking con le startup che faremo invece in un momento fisico e informale. Inizieremo dal prossimo appuntamento: l’Outsiders’ Inn che si terrà a marzo.
Il prossimo incontro sarà un po’ diverso dagli altri, infatti non è dedicato solo alle startup, ma agli artigiani, come mai questa scelta?
L’idea di coinvolgere gli artigiani è nata da uno scambio con Westwing e con Fondazione Cologni. È stato riscosso interesse tra gli artigiani, che sono alla ricerca di nuovi spunti per la crescita della propria attività, e per innovare in un mondo dove c’è una leva sempre crescente del digitale.
Ci sono diverse novità che avete presentato per quest’anno, penso al sito che vuole diventare sempre più luogo di opportunità e di scambio, ma anche alle attività indirizzate al fundrasing per le startup. Come funzioneranno?
Dopo avere aperto una sezione del sito dedicata esclusivamente alle nostre startup con percorsi one to one a loro dedicati, in questo momento stiamo lavorando a un database delle 101 che lanceremo durante il prossimo incontro di marzo. Vogliamo aumentare il nostro supporto anche a tutte le startup che hanno bisogno di orientarsi nel mondo dei finanziamenti, bandi e opportunità. Per questo è già attiva la nostra newsletter e stiamo lavorando anche a bootcamp dedicati.
Ad oggi, per tornare ai numeri, sono quasi 50 le startup supportate dalla Carica, più di 4000 ore di tutoraggio e formazione donate e oltre di 70 partecipanti ad ogni evento. Cosa vi aspettate per il 2022 e come si può far parte della Carica?
Per il 2022 abbiamo in programma diverse attività, non solo per le startup ma per tutta la nostra community. Per quanto riguarda le attività per le startup, organizzeremo 3 eventi di mentorship, gli Outsiders’ Inn (ie. evento con tavoli di lavoro dove ogni startup ha la possibilità di confrontarsi con 7-8 donne de La Carica delle 101 su temi selezionati per 1 ora e mezza), ognuno accompagnato da un evento di networking la settimana successiva. Sempre per lo statuto abbiamo anche in programma un nuovo format focalizzato sul tema del fundraising, emerso come bisogno importante delle startup già parte della nostra community.
Per stimolare ulteriormente il networking, lanceremo a breve un database delle donne della nostra community.
Infine, a giugno ci sarà il nostro primo 101 Summer mixer Party, presso Le Village a Milano che sarà una stupenda occasione di incontro e scambio.
Come entrare a far parte de La Carica?
Se sei una startup, la modalità di accesso è essere selezionati per uno degli Outsiders Inn. Consigliamo di seguire il nostro canale LinkedIn per rimanere aggiornati sulle nostre future call.
Se sei una professionista, sul nostro sito trovi il link per candidarti come 101ers. Annunceremo il prossimo batch in primavera.
Dal sito si possono leggere tutte le novità ed è stata da poco lanciata una call a giovani donne intraprendenti, visionarie e capaci di sostenere le startup nel loro percorso di crescita per entrare a far parte delle Carica under 40.
Gloria Seveso è laureata presso l’Università Bocconi, ha maturato esperienza nell’ambito della consulenza strategica presso Value Partners Management Consulting e poi nel mondo start-up con Endeavor. Nel 2020 è entrata nell’azienda di famiglia, attiva nella progettazione e produzione di scambiatori di calore, dove sta affrontando il passaggio generazionale.