L’Intelligenza artificiale compilerà due database al fine di individuare movimenti sospetti
Via libera dal Garante della Privacy al decreto che darà il potere all’Agenzia delle Entrate di monitorare, anche tramite controlli incrociati, i conti correnti e le spese effettuate con le carte di credito per la caccia agli evasori fiscali. L’obiettivo è quello di costituire un database ad hoc di contribuenti “sospetti” da sottoporre a controlli mirati. Anche se solitamente chi evade è abbastanza furbo da evitare pagamenti tracciabili, i movimenti sui conti correnti potrebbero comunque rivelare qualcosa sul tenore di vita di ciascun soggetto, tanto più se nell’ultimo periodo, complice il rischio pandemico, ha ecceduto con gli acquisti online.
Algoritmi ‘spia’ al lavoro su conti correnti e spese degli italiani
Secondo quanto riporta il Messaggero, il testo del decreto prevede la compilazione, da parte dell’IA, di due “dataset”: il primo è definito di «analisi» e, in base a criteri di rischio fiscale definiti, servirà ad analizzare se in una determinata platea esistono rischi particolari di evasione; il secondo è battezzato «controllo».
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Di fatto, tutti i contribuenti inclusi nella prima lista che secondo l’analisi possiedono uno o più rischi fiscali, confluiranno nella seconda per avviare attività di controllo o semplicemente inviare comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate volte a indurre l’adempimento spontaneo, così da evitare l’emissione di una cartella esattoriale.
Per ottenere l’ok del Garante della Privacy, gli utenti avranno nomi di fantasia fino al momento del controllo effettivo. Quanto alla conservazione dei dati, il periodo è significativo: dieci anni e il Garante ha chiesto all’Agenzia una più puntuale indicazione delle banche dati che si intendono utilizzare, in particolare sulle detrazioni per le spese sanitarie, dal momento che potrebbero esporre dati considerati molto sensibili sulla salute di ciascuno di noi.