Certo, edificare da zero una fortezza è appagante, ma si passa così tanto tempo chinati a terra per raccogliere materiali che probabilmente la prossima volta preferiremmo un simulatore d’architetto…
Che fossero di sabbia o di mattoncini (a proposito, letta la nostra recensione di LEGO Bricktales?) la costruzione dei castelli ha occupato buona parte delle nostre faccende infantili. E, con ogni probabilità, la possibilità di poter costruire, oggigiorno, la vostra fortezza a prova d’assedio, esposti come siamo a serie televisive ambientati in universi fantasy medievaleggianti come Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere e House of the Dragon, vi stuzzica perfino di più di quanto non avrebbe fatto da bambini. Ecco perché attendevamo con insolita ansia un videogioco come Castle Renovator che promette di dare libero sfogo alle nostre recondite fantasie di artigiani del 300.
Castle Renovator, “Domi suae quilibet rex”
Conosciuto su PC con il nome di Castle Flipper, Castle Renovator fa parte di una serie di titoli che punta alla (ri)costruzione di diversi ambienti (il più noto è House Flipper, una sorta di Fratelli in affari virtuale) che ha saputo coagulare attorno a sé, forse pure un po’ a sorpresa, una piccola ma vivace community di videogiocatori che adorano fare gli impresari edili del mondo dei videogiochi.
Dietro al progetto ci sono sempre loro, i ragazzi polacchi di Pyramid Games S.A., che su StartupItalia abbiamo conosciuto per Rover Mechanic Simulator (qui la recensione). Il fine del gioco lo abbiamo detto: costruire il proprio castello, ma in realtà per evitare di ridurre tutto a uno sterile sandbox, che rischia di esaurirsi in breve tempo, gli sviluppatori hanno preferito introdurre una sorta di modalità storia che ci vedrà partire nei panni del garzone per diventare, dopo mooooooolto tempo e taaaaaaaanta pazienza, un artigiano richiesto in tutto il regno, da re e principi.
Le prime missioni saranno le più modeste e ci chiederanno sostanzialmente di rimettere in piedi staccionate e vecchie catapecchie. Per rendere tutto più realistico, materie prime e pezzi per edificare le infrastrutture non sono richiamabili da un comodo inventario, bensì risultano sparsi per il terreno. Questo, oltre a costringerci a girovagare qua e là facendoci perdere un sacco di tempo (anche perché se si va troppo in là, si viene bruscamente riteletrasportati qua…) rende la costruzione estremamente frammentata dato che a volte non si riesce a proseguire semplicemente perché… non si riesce a trovare altri pezzi. Certo, basta passarci sopra col proprio mirino per evidenziarli di blu, ma in diverse occasioni sono nascosti con perfidia dallo scenario.
Tuttavia, se si superano le prime fasi, davvero noiose e ripetitive e si addomestica un menu che non è dei più chiari e raffinati, a poco a poco le commesse ci permetteranno di mettere piede in luoghi sempre più suggestivi, come monasteri, abbazie, fortezze e naturalmente castelli. Castle Renovator porta su PlayStation 4 e PS5 l’esperienza maturata su Steam da Castle Flipper, che nell’ultimo aggiornamento aveva corretto il tiro aggiungendo un buon numero di mobili e suppellettili e semplificando alcune meccaniche. Ora probabilmente ci sono perfino troppi mobili (ma davvero c’erano le tende nel Medio Evo?), ma per sbloccarli tutti servono sempre troppe ore.
L’aspetto che convince meno di Castle Renovator è non aver saputo affiancare alla pars construens predominante una destruens altrettanto riuscita. Perché costruire il proprio castello, fortificarlo, aggiungere particolari è senza dubbio divertente (almeno, per alcuni) e si ha quasi la sensazione di creare un plastico senza dover necessariamente avere lo spazio e la manualità, ma una volta ultimato ci sarebbe piaciuto mettere alla prova la nostra opera con un assedio, una scorribanda saracena o un assalto barbarico. Invece, inaugurata la propria opera, al più la si può fotografare, ma difficilmente si avrà voglia di ripartire dall’inizio, scavando altri fossati per arrivare un’altra volta al torrione più alto…