La nostra prova con mano del frenetico sparatutto multiplayer di Nintendo. Alle sfide online si è aggiunto anche il single player: ecco cosa ci attende
L’accresciuta competizione nel mondo dei videogiochi ha portato i vari attori ad anticipare l’ingresso nel periodo natalizio. Se, qualche decina di anni fa, Nintendo, Sony e Microsoft riservavano i loro piatti forti in autunno inoltrato, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, adesso può capitare che una portata prelibata come Splatoon 3 venga servita il 9 settembre. Dato che è un fritto misto di mare, è sicuramente il periodo migliore.
Cosa ci aspetta in Splatoon 3
Il multiplayer online di Nintendo torna senza rivoluzionare la formula di gioco. Sarebbe stato difficile, del resto, comprendere scelte che andassero nella direzione opposta, visto il successo della serie. Il fatto però che, almeno a livello “narrativo” (considerata quanta trama possa esserci in un titolo simile) il capitolo chiuda le vicende vissute nella trilogia tra Inkling e Octoling fa pensare che quei giapponesi tutti matti dietro al progetto abbiano già in serbo più d’una novità per il quarto episodio. Ma è indubbiamente presto per parlarne.
Nel frattempo, in questi ultimi asfittici giorni estivi, in una Milano ancora deserta, siamo stati ospiti di Nintendo Italia per saggiare le caratteristiche di Splatoon 3 con qualche giorno d’anticipo sulla data d’uscita. Occasione ghiotta che, oltre a essere stata riservata alla stampa, la Casa di Kyoto ha esteso all’intera utenza: chiunque voglia provare Splatoon 3 prima della sua uscita il 9 settembre, può unirsi alla Splatfest World Premiere del 27 agosto.
Dal 18 agosto, la demo gratuita può essere scaricata dal Nintendo eShop. I giocatori potranno scegliere se unirsi al team sasso, al team carta o al team forbice fino al 27 agosto. Alcune parti della demo, ci hanno spiegato, saranno giocabili già dal 25 agosto, prima dell’inizio della Splatfest fissato per le 10:00 del 27 agosto.
Le novità maggiori risiedono in qualche nuova mossa, come l’impinnata, che consente di avere un boost mentre si percorrono le pareti verticali, e l’avvitotano, utile soprattutto nei deathmatch, per sorprendere gli avversari con repentine inversioni a U durante le quali saremo pure invincibili e un paio di armi inedite. Abbiamo avuto modo di provare l’arco, che scaglia tre frecce alla volta, ma non siamo ancora riusciti a formulare un giudizio definitivo in proposito.
Il core di Splatoon 3 resta il multiplayer, suddiviso tra modalità come Mischia Mollusca, Zona Splat, Torre Mobile, Bazookarp e Volgol Gol. Abbiamo avuto modo di testare anche la Salmon Run, una modalità cooperativa che fonde le regole classiche di sopravvivenza alle orde (in questo caso dei perfidi Salmonoidi) con quelle di cattura la bandiera, dato che lo scopo del gioco, più che sopravvivere (si può essere riportati in vita dai compagni) è recuperare 5 uova per portarle nella propria base. C’è un tempo limite e, a poco a poco che ci si avvicina alla fine, iniziano ad apparire pure dei boss, incluso l’enorme Salmonarca.
Apprezzabile anche il tentativo di introdurre una modalità single player piuttosto corposa, con tanto di mappa 3D zeppa di segreti e zone da sbloccare, che vi calerà nei panni di Numero 3, alle prese con il malvagio esercito octariano, lungo le terre di Alterna, in cui si trova una sostanza nociva che ha trasformato gli abitanti in esseri pelosi che bloccano il cammino. Almeno i livelli iniziali sembrano più un gigantesco tutorial utile a istruire i giocatori delle mosse e dei trucchi per affrontare al meglio il multiplayer che non stage completi, anche perché certo non spiccano per design (le arene multigiocatore, invece, continuano a essere disegnate con perfidia e malizia).
Allo stesso modo i nemici non sorprendono né per intelligenza (contano più sul loro numero), né per qualità visiva o routine d’attacchi. Insomma, anche se abbiamo potuto provare solo i primi tre livelli (che potrebbero, secondo voci di corridoio, equivalere a circa un quarto dell’intera modalità), la sensazione è che gli sviluppatori si siano concentrati principalmente sul multiplayer e che Splatoon 3 permanga un titolo votato esclusivamente a quello. Chi volesse affrontarlo in solitaria, dunque, è avvertito: giri al largo dai totani Nintendo.
Non è certo un mistero che la software house nipponica, dopo aver fatto centro con Switch, che continua a macinare milioni di copie, intenda ora coltivare amorevolmente la propria community online con titoli frenetici e divertenti. Esaurita l’incredibile mole di DLC per Super Smash Bros. Ultimate, negli ultimi mesi è arrivato Mario Strikers: Battle League Football mentre Mario Kart 8 Deluxe Edition sta vivendo una seconda giovinezza col Pass percorsi aggiuntivi, e a inizio agosto sono stati sbloccati i circuiti di Trofeo Rapa e Trofeo Elica. Splatoon 3 va a riempire, invece, un segmento, quello degli sparatutto competitivi, in cui Nintendo finora era stata debole. E pare destinato a presidiare più che degnamente il territorio, ovviamente cospargendolo d’inchiostro variopinto.