Il panorama dei survival horror è fitto di offerte, che prendono più o meno sempre ispirazione dai primi della classe (uno su tutti, ResidentEvil). Dal Paraguay vi portiamo il caso di The Origin Blind Maid, titolo disponibile anche su PlayStation 4 e sviluppato dalla software house Waraní Studios, tra le prime società del paese sudamericano a stringere accordi con Sony. Non vi anticiperemo moltissimo sulla trama del videogioco, ma l’inizio è tanto assurdo quanto stuzzicante. Gli ideatori hanno pensato a una trama che va un po’ fuori dai tradizionali schemi. Per intenderci: non ci sono padri in cerca di figli spariti nel bosco, o uomini coraggiosi gettati in pasto alle più feroci creature. Il protagonista è un politico corrotto, intento a scappare dalla giustizia. Ma non sa quello che lo aspetta.
Il genere survivalhorror si arricchisce dunque di un plot fuori dalle righe, che potrebbe a primo impatto non farvi tifare così tanto per un protagonista moralmente discutibile. Il nostro compito, come in tutti i giochi, sarà sopravvivere a una serie di orrori che incontreremo in scenari perlopiù bui giocati in prima persona. Pochissime sparatorie e moltissima prudenza per non farsi notare saranno gli ingredienti necessari per completare l’avventura. In più occorrerà fare attenzione alla nostra resistenza, che può azzerarsi in fretta se corriamo troppo.
The Origin Blind Maid ha qualche problema nel gameplay, soprattutto perché i nemici non sono deboli come noi e il rischio frustrazione all’ennesima carica avversaria potrebbe generare sconforto. Le situazioni di gioco ci spingeranno a esplorare aree abbastanza vaste (è presente una piccola mappa di gioco in cui orientarsi), dove raccogliere risorse e rifiatare. I mostri non sono indimenticabili negli sprite e la sensazione di paura è troppo sotto controllo per un survival horror. Poco bilanciato il contrasto tra luci e ombre, al punto che è davvero difficile orientarsi soprattutto nelle situazioni di fuga. In ultima analisi, The Origin Blind Maid mostra più difetti che pregi.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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