Il settore gaming, intanto, continua a crescere
Stando a quanto leggiamo su Axios, il team americano di PlayStation ha subìto un taglio del personale: circa 90 figure tra sales e marketing sono state costrette a interrompere il proprio rapporto di lavoro con Sony. Le ragioni alla base di questa scelta si spiegano con una “trasformazione globale” che l’azienda giapponese avrebbe in cantiere per far evolvere il proprio rapporto con i clienti, soprattutto nella fase di vendita dei prodotti. La notizia va ad aggiungersi a quella diffusasi nelle ultime ore e che riguarda sempre il mondo gaming: ci riferiamo alla cancellazione dell’E3, l’appuntamento più importante dell’anno che, come ricorderete, lo scorso anno era andato in onda in streaming. Nel 2022 non ci sarà neppure il digitale a trasmettere l’evento. Gli organizzatori hanno già fatto sapere che non è un addio, ma un arrivederci.
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I due anni di pandemia che abbiamo vissuto hanno avuto un impatto anche sul settore dei videogiochi, non soltanto per quanto riguarda le ore di utilizzo. C’è anche l’aspetto delle vendite: oggi oltre la metà dei titoli che girano su PlayStation vengono venduti sugli store online, rubando così terreno sempre di più agli store fisici. Pochi giorni fa sempre Sony ha anche svelato alcuni nuovi dettagli sul servizio PlayStation Plus con il quale sembrerebbe puntare a sfidare la libreria di videogiochi di Xbox, il Game Pass. Per quanto in crescita, come dimostrano anche i recenti numeri di IIDEA per il mercato italiano, anche il gaming sta affrontando un periodo di grande cambiamento.