Per le sue caratteristiche, va anche forte tra le startup, sempre più numerose nel settore dell’automotive a impatto zero
Emira, la nuova supersportiva Lotus che sostituisce la Evor, a suo modo storica in quanto ultima auto della casa inglese con il motore endotermico, sarà un pizzico italiana. Lotus ha infatti scelto i sistemi ad alta tecnologia della torinese CPM (Gruppo Dürr) per la nuova linea di montaggio dello stabilimento britannico di Hethel, dove viene assemblata questa favolosa super sportiva rombante esattamente come quelle che piacciono a noi.
Per il suo canto del cigno nel campo dei vecchi motori a benzina Lotus ha scelto un V6 da 3,5 litri di origine Toyota, sovralimentato con compressore volumetrico, montato in posizione centrale, dietro i due sedili, capace di erogare 400 CV. Il cambio sarà manuale a sei velocità.
I modelli di Emira saranno assemblati nelle linee smart prodotte a Torino, già adottate da alcuni dei maggiori produttori di auto a livello globale, come per esempio Stellantis, per l’assemblaggio di 500 BEV, mentre Maserati li ha scelti per la supercar MC20. “Gli AGV, spiegano da CPM uniscono un elevatissimo contenuto tecnologico a una flessibilità che favorisce la realizzazione di layout scalabili, particolarmente richiesti anche dalle startup dei veicoli elettrici”.
Nello stabilimento di Hethel sono già in funzione 34 ProFleet con cinematica bidirezionale, equipaggiati con un sistema di natural navigation che permetterà a queste navette a guida autonoma di spostarsi in ogni punto del fabbricato di montaggio seguendo le traiettorie predefinite di una mappa digitale. Percorsi che potranno essere facilmente modificati per rispondere a nuove configurazioni di reparto.
A bordo di ogni veicolo due laser scanner analizzeranno a 360° l’area circostante, per garantire la massima sicurezza a tutti gli operatori. Il sistema di gestione dell’intera flotta è basato su un’architettura software aperta che consente al personale Lotus piena autonomia di intervento in ogni fase operativa, senza attendere il supporto di un team esterno.
Gli AGV, con la loro tavola di sollevamento elettroidraulica, trasportano la carrozzeria di Emira lungo tutta l’officina di montaggio in modalità stop&go lungo le isole e fino ai test di fondo linea.
In caso di malfunzionamento inoltre, l’AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la sua riparazione. Se il problema dovesse riguardare invece una stazione di lavoro, ProFleet può saltarla e proseguire ad una successiva. In questo modo non si ferma l’intera linea.