«Dopo lo scoppio dell’emergenza, il nostro team attivo sulla grande distribuzione si è messo al lavoro su digitale e sull’e-commerce. Abbiamo avuto bisogno di estrema flessibilità. Purtroppo, la crisi che stiamo vivendo ha accentuato le differenze tra uomini e donne: nei colloqui che faccio, a parità di esperienze e competenze, la donna arriva sempre con uno stipendio inferiore». Giada Zhang, 25enne di Cremona, è l’amministratrice delegata di Mulan Group, azienda che produce e distribuisce cibo pronto asiatico per la grande distribuzione tra Italia ed estero. «Siamo in Germania e Francia – ci ha spiegato – e tra poco arriveremo anche in Austria, Slovenia e Svizzera». Giovedì 18 marzo, dalle 19, sarà ospite di una nuova puntata di illimitHER con un intervento dal titolo “La ricetta autentica per lanciare il tuo business”. Lo stesso giorno, dalle 17:30, interverrà anche ad Unstoppable Women durante la Milano Digital Week.
Giada Zhang: la storia
Nata a Cremona, Giada ha conosciuto il mondo del food grazie ai suoi genitori, arrivati dalla Cina e che in quest’angolo di Lombardia avevano inaugurato uno dei primi ristoranti asiatici. Il trend della cucina cinese è cresciuto e così negli anni la famiglia ha scelto di spostare la propria attenzione sulla grande distribuzione, per proporre i propri piatti nei supermercati. Nel frattempo, Giada si è laureata con il massimo dei voti all’Università Bocconi di Milano e ha maturato le prime esperienze nel mondo delle banche di investimento e in consulenza manageriale strategica. Bagaglio che ha poi scelto di mettere a disposizione dell’azienda di famiglia.
La risposta alla crisi
Mulan Group è una realtà che, come tutte, ha dovuto affrontare l’emergenza pandemica, studiando nuove soluzioni per intercettare i clienti. «Durante i primi difficili mesi della pandemia eravamo tutti a casa a fare Masterchef – ci ha spiegato Giada – e per forza di cose le vendite di piatti pronti sono scese. Stiamo parlando di un tipo di prodotto che si acquista di impulso al supermercato, luogo dove il tempo di permanenza delle persone si è dimezzato a seguito del lockdown». Con ingressi contingentati e la paura del contagio, tutti sapevano cosa prendere da scaffali e corsie. «Così abbiamo dovuto reagire, lanciando in pochissimo tempo il nostro e-commerce verticale sul cibo asiatico pronto. Questo ci ha spinto a collaborare con chi aveva know how in materia: è fondamentale attivare partnership con aziende più brave. Ho imparato che la velocità è più importante della precisione».
Il ruolo degli imprenditori
Attiva tra Cremona e Milano, Giada conosce l’ecosistema dell’innovazione in Italia. «In questi anni ho assistito a cambiamenti positivi. Sempre più donne e giovani fanno impresa e, altro aspetto interessante, crescono realtà e associazioni non profit con l’obiettivo di sostenere le imprenditrici. Penso, ad esempio, alla Carica delle 101». Nel corso del suo intervento a illimitHER, Giada Zhang parlerà anche di un ingrediente necessario per chi vuole lanciare il proprio business. «La pandemia mi ha aperto gli occhi: oggi è l’imprenditore che può fare la differenza. Tra le metriche più importanti che suggerisco di seguire c’è il return on kindness, che viene determinato da quello che si fa per la propria comunità. Non bisogna concentrarsi soltanto sui numeri».