Da poche decine a centinaia di euro, piene di funzionalità o essenziali, i gadget per l’ascolto hanno recuperato un posto centrale nella routine quotidiana: ma come sceglierle e soprattutto come utilizzarle per difendere l’udito?
Cuffie e auricolari sono ormai diventati compagni indispensabili nella routine quotidiana di chiunque, aiutando ad affrontare smart working e didattica a distanza, le onnipresenti “call” e le telefonate di lavoro, così come di piacere come nel gaming, anche in mobilità. Sono fra i gadget che hanno registrato una crescita di interesse e acquisti più elevato negli ultimi mesi. Non a caso, tutti i produttori hanno lanciato o arricchito la propria offerta sfornando modelli per ogni tasca e in ogni fascia di prezzo: da poche decine di euro a centinaia, con o senza Cancellazione attiva del rumore, sfidandosi sull’autonomia della batteria, sul design e i colori degli auricolari e delle custodie o delle cuffie, sulla modalità di ricarica e su mille altri aspetti. Spesso, però, ci dimentichiamo di sceglierli in base al bene più prezioso da proteggere: l’udito.
Celly – marchio italiano di accessori per smartphone del Gruppo Esprinet – ha voluto fare ora il punto su come utilizzare al meglio questi dispositivi grazie al contributo di Arturo Armone Caruso, otorino di MioDottore – la piattaforma leader nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo Docplanner – fornendo alcuni consigli pratici e accorgimenti utili a prendersi cura del proprio udito.
D’altronde il mercato è ricco proprio perché le preferenze e le esigenze sono molte: c’è chi ama le cuffie esterne on-ear e chi predilige le cuffie in-ear, che si inseriscono direttamente all’interno del padiglione auricolare con o senza protuberanze di vario genere. Chi le usa per l’ascolto musicale di buon livello e chi solo per i meeting online. Nel primo caso, è possibile scegliere tra due diverse tipologie: le cosiddette cuffie aperte, quelle cioè dotate di una superficie traforata, e le cuffie chiuse, caratterizzate da due cuscinetti. Le cuffie aperte offrono una buona dispersione del suono, garantendo una minor pressione sonora all’interno dell’orecchio, ma è importante fare attenzione e non cadere nella tentazione di aumentare costantemente il volume per contrastare eventuali rumori di sottofondo. Quelle chiuse, invece, offrono un migliore isolamento dall’ambiente circostante e permettono di ridurre notevolmente i volumi di ascolto, alleviando lo stress uditivo. Infine, le cuffie in-ear isolano ancora meglio dai rumori esterni ma, come sottolinea l’esperto, “vanno utilizzate con attenzione e senza raggiungere volumi eccessivi, per evitare, col tempo, di incorrere in fastidiosi problemi”.
I 10 consigli per proteggere l’udito
Celly e l’esperto di MioDottore hanno, quindi, stilato una lista di dieci semplici accorgimenti che possono migliorare l’utilizzo di questi dispositivi, proteggendo la salute del proprio udito. Si parte anzitutto dal consiglio, scontato ma non sempre pacifico, di scegliere prodotti di qualità rinunciando ai gadget da pochissimi euro fino a evitare l’uso delle cuffie ad alto volume anche per brevi periodi: il suggerimento è di impostare il volume al 60% di quello massimo. Non oltre.
Igienizzare e non condividere con amici e familiari
Gli auricolari e le cuffie vanno inoltre sempre igienizzati dopo il loro utilizzo. Per la loro pulizia è però meglio evitare prodotti che possano danneggiare gli apparecchi o scatenare potenziali reazioni o allergie. Ce ne sono di specifici per i dispositivi elettronici. Se i cuscinetti auricolari sono in gommapiuma, l’esperto suggerisce ad esempio di utilizzare prodotti antibatterici oppure servirsi dei copri cuffie usa e getta che possono essere sostituiti facilmente. Per questo, sarebbe meglio non prestare o prendere in prestito gli auricolari di amici o familiari – a ognuno le sue cuffie – e scegliere gli auricolari più adatti alla conformazione del proprio canale uditivo, per godere del massimo comfort e non temere di perderli per strada o danneggiarli.
Se si utilizzano assiduamente cuffie e auricolari sarebbe il caso, ma lo sarebbe anche in caso contrario a dire il vero, di effettuare controlli periodici dell’udito. Per cominciare, però, sarebbe il caso di utilizzare prodotti che sfoggino un buon isolamento acustico proprio per evitare di alzare al massimo il volume: come si vede, è un circolo virtuoso. Occorre anche limitare l’uso dei decibel e la durata di ascolto di materiale audio a non più di 60 dB per non più di 60 minuti. In caso di utilizzo prolungato bisognerebbe prevedere delle pause di almeno 15 minuti per ogni ora di utilizzo. Un po’ lo stesso schema che dovremmo seguire per evitare la sedentarietà alla scrivania.
Quanto alla sicurezza propria e altrui, sarebbe meglio evitare l’uso di cuffie e auricolari quando si è alla guida (men che meno sulle due ruote), sfruttando il sistema audio dell’auto collegando il dispositivo via Bluetooth o cavo, e non camminare per strada ascoltando musica ad alto volume con le cuffie perché può alterare la percezione dell’ambiente circostante e metterci in pericolo.