Mike Verdu ha lavorato anche a Facebook al progetto Oculus. Ora sarà vice president of game development
L’unica regola è che non ci sono regole. Parafrasando il titolo della biografia del suo fondatore Reed Hastingds, è dunque perfettamente normale che il gigante dello streaming Netflix stia investendo anche nel mondo dei videogiochi. Come riporta Bloomberg la società ha appena assunto Mike Verdu, nome di punta nel settore della tecnologia e con esperienze pregresse in Electronic Arts (EA) e a Facebook, dove ha lavorato al progetto Oculus. Il suo ruolo a Netflix sarà di vice president of game development, una nuova unità di business, che va ad aggiungere così un nuovo player nel già parecchio affollato mercato dei videogiochi.
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Netflix: film, serie e videogiochi
Netflix punta sul serio al mondo dei videogiochi come ha spiegato il suo Founder Hastings, famoso già per la frase secondo cui il più grande competitor della piattaforma sarebbe il sonno dei suoi abbonati. Anni dopo quella celebre considerazione, l’imprenditore ha dovuto aggiornarla: forse sono i videogiochi i più temibili avversari di Netflix. Negli anni l’azienda ha comunque svolto dei test sui gusti dei propri abbonati, iniziando ad esempio con Black Mirror: Bandersnatch a sondare prodotti interattivi, in cui sono gli spettatori a farsi parte attiva delle storie. Un pò come accade nei videogiochi.
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Sempre secondo Bloomberg, che cita fonti anonime, i primi videogiochi su Netflix dovrebbero arrivare entro la fine del 2022. Atterrando sull’app i titoli saranno disponibili in una sezione dedicata, a fianco di serie TV, film e quant’altro. Un messaggio chiaro anche dal punto di vista culturale: videogiochi e cinema come due medium da mettere sullo stesso piano, ciascuno con i propri punti di forza e, perché no?, di contatto.