“Abbiamo appena avuto il dato sul primo trimestre ma il secondo sarà molto peggio e le nostre stime sono per un calo del 15%. Dipenderà dalla durata dei lock down”
Sono scenari bellici quelli che la Banca centrale europea (da qui in poi, BCE) delinea in questi istanti in conferenza, che è possibile seguire anche via Twitter o qui di seguito.
Watch the ECB press conference live: President Christine Lagarde explains today’s monetary policy decisions https://t.co/ilhYTn6DsI
— European Central Bank (@ecb) April 30, 2020
Cosa dice la BCE sulla crisi economica post pandemica
Non usa certo mezzi termini la numero uno della BCE, secondo cui l’impatto di questa crisi non ha precedenti e i dati negativi hanno solo iniziato ad arrivare. Così Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte. “Abbiamo appena avuto il dato sul primo trimestre ma il secondo sarà molto peggio e le nostre stime sono per un calo del 15%. Dipenderà molto da quanto dureranno le misure di contenimento adottate dai governi e dall’andamento della diffusione del coronavirus”. Lagarde ha ricordato come inizialmente solo alcuni settori sono stati impattati dalle misure, fra cui turismo e intrattenimento, ma successivamente interi settori dell’economia si sono fermati. Lagarde ha ricordato anche l’enorme numero di lavoratori che hanno fatto ricorso a misure di cassa integrazione, fra cui 4,6 milioni di lavoratori italiani.
Germania, oltre 10 milioni in cassa integrazione
Non va certo meglio in Germania, dove le imprese tedesche hanno chiesto la cassa integrazione per 10,1 milioni di persone fino al 26 aprile. Un valore record di cui riferisce l’Agenzia federale del Lavoro in Germania. Le vendite al dettaglio sono scese del 5,6% rispetto al mese precedente. Il dato è migliore delle attese degli analisti indicate in -8%.
Spagna, nel I trimestre calo del 5,2%
Intanto, analizzando quanto già accaduto, il Pil spagnolo si è ridotto del 5,2% congiunturale nel primo trimestre a causa della pandemia del nuovo coronavirus, secondo la stima provvisoria pubblicata oggi dall’istituto di statistica Ine. Su base tendenziale il calo è stato del 4,2 per cento. L’Ine specifica che questa stima potrebbe essere soggetta a una revisione “più ampia del solito” a causa della difficoltà di compilare statistiche precise per il confinamento imposto dal 14 marzo.
Francia, peggior crollo dalla Seconda Guerra Mondiale
La peggiore contrazione dalla seconda guerra mondiale: il PIL del primo trimestre in Francia ha subito un crollo del 5,8% con il lockdown che dura da metà marzo, i negozi chiusi, i consumi in picchiata, fa sapere l’ufficio di statistica, Insee.
Italia, nel primo trimestre PIL a -4,8
Nel primo trimestre del 2020 si stima che il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali. Il primo trimestre del 2020 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2019. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutte le principali componenti produttive. “Dal lato della domanda – spiegano dall’ISTAT -, vi sono ampi contributi negativi sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -4,9%. La stima preliminare del PIL risente degli ostacoli posti dall’emergenza sanitaria in corso alla raccolta dei dati di base, che costituiscono l’input per l’elaborazione dei conti nazionali. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al primo trimestre 2020. Come di consueto, la stima rilasciata oggi sarà oggetto di revisione nelle prossime diffusioni, man mano che si renderanno disponibili ulteriori fonti informative. Tali revisioni potrebbero essere di entità superiore alla norma”.