Intervistato dal Fatto Quotidiano, il ministro dell’Economia anticipa gli interventi emergenziali che il governo studia in aprile
L’esecutivo confida di liberare risorse per l’economia reale per almeno 500 miliardi. Che non significa, naturalmente, immettere sul mercato la medesima quantità di soldi pubblici, ma di “creare uno stimolo” dalla portata di 500 miliardi. Lo ha annunciato questa mattina il ministro dell’ Economia, Roberto Gualtieri, al Fatto Quotidiano. Si pensa di intervenire nei prossimi giorni per assicurare la liquidità, spiega, «anche anticipando questa misura rispetto al resto del decreto con un decreto ad hoc».
Il ministro all’Economia Roberto Gualtieri
Cosa attendersi dal decreto di Aprile
Rispetto invece alla portata principale che il governo di Giuseppe Conte sta approntando per questo mese, ovvero il “decreto aprile“, nel tentativo di rispondere all’emergenza economica che stiamo vivendo e che, in particolare, seguirà alla pandemia di Coronavirus, Gualtieri anticipa alla testata diretta da Marco Travaglio: «Sarà significativamente superiore al precedente e sufficiente a fornire per tutta la durata della crisi il doveroso sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese».
Gualtieri su imprese, startup e PMI
Sulla vociferata “mega-garanzia” per i prestiti alle imprese che potrebbe arrivare comprendere anche i colossi sopra 5 miliardi di fatturato: «Già con il decreto Marzo abbiamo messo a disposizione liquidità garantita per le Pmi e varato la moratoria dei crediti. Ora stiamo finalizzando uno schema di supporto anche per le grandi imprese con una garanzia molto consistente».
Il ministro all’Economia Roberto Gualtieri
Bocciato, invece, il reddito universale proposto da Beppe Grillo e rilanciato, nelle ultime ore, da diversi esponenti pentastellati («Esiste già e si chiama reddito di cittadinanza», fa notare Gualtieri), mentre sulle fosche previsioni rilasciate ieri da Confindustria, il ministro dell’Economia: «Sono stime realistiche. Le nostre sono in corso di elaborazione e le pubblicheremo nel Def. Allo stesso tempo possiamo ambire a una ripresa vigorosa. Più saremo rigorosi ed efficaci nell’azione di contrasto all’epidemia, prima potremo ripartire», e aggiunge: «Le misure economiche che stiamo adottando per evitare licenziamenti, sostenere il reddito e fornire tutta la liquidità necessaria a evitare una riduzione di capacità produttiva sono la necessaria premessa».