Kid deve crescere e trovare la propria strada nel mondo. Ad aiutarlo tanti amici e cappelli da cowboy
Il re del western in console resta imbattibile: Red Dead Redemption. Ma il genere gaming ha anche validi seguaci che, con qualche zero in meno sul budget, non sfigurano di certo. Boot Hill Heroes è il titolo che recensiremo per catturare la vostra attenzione quasi usassimo un laccio da cowboy. Sviluppato da un minuscolo team indipendente che risponde al nome di Experimental Gamer Studios, il videogioco si è fatto le ossa su PC e ora affronta il nuovo decennio e i colossi della next gen con un RPG in salsa western. Lo abbiamo testato su Nintendo Switch.
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Boot Hill Heroes: morto uno sceriffo…
L’incipit di Boot Hill Heroes è ripescato dall’immaginario cinematografico che ha fatto la fortuna di questo genere. Un’anonima città è minacciata dai banditi. Lo sceriffo li affronta ma, dopo attimi di suspense, perde la vita. Stacco: anni dopo il figlioletto Kid si risveglia nella sua casetta. Sembra che il mondo sia in pace e che il male sia stato sconfitto. In questi primi attimi di gioco Boot Hill Heroes si esprime nelle sue dinamiche essenziali: il combattimento è a turni in stile RPG e avremo a disposizione diversi tipi di attacchi. Il nostro primo compito è salvare il pollaio di famiglia da un primo miniboss. Per affrontare gli avversari basta sbatterci contro, ma non preoccupatevi di fare troppa strada: saranno quasi sempre loro a scagliarsi contro di voi.
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La grafica è in stile retro, una scelta di sviluppo che abbiamo visto e rivisto in decine di titoli del 2020. Sarà un punto di forza per distinguersi dalla next gen? In 2D, Boot Hill Heroes è la storia di un viaggio verso l’indipendenza. Kid infatti è spinto alla lasciare la casa materna per crescere e trovare la propria strada nel mondo. Inutile dire che questa sia lastricata di imprevisti e scontri. Ma anche di tante nuove conoscenze: amici che lotteranno al nostro fianco in battaglie davvero ostiche.
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Dialoghi e cappelli
Il combattimento richiede impegno e per prepararci è necessario indossare il cappello giusto. L’oggetto icona di qualsiasi cowboy nasconde potenziamenti a seconda del modello che sceglieremo di indossare o di far indossare a uno dei nostri soci. Se amate il genere concedetevi questo gioco anche per seguirne la storia e, soprattutto, i dialoghi (in inglese e a volte eccessivamente lunghi). Ma i personaggi non sono scritti in maniera banale. Se dunque pensate di aver molto tempo libero da passare in casa a dicembre, fate un salto nel far west.
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