Uscirà oggi il film con protagonisti il porcospino blu di Sega e un Jim Carrey che, da solo, vale il prezzo del biglietto
Ok, lo ammettiamo. Il titolo di questa recensione è provocatorio, animato dalla volontà sia di evidenziare la qualità, altalenante, delle produzioni videoludiche di Sega, sia dalla sorpresa di aver constatato che a volte è possibile mettere assieme una pellicola divertente anche quando ha protagonista una stella dei videogiochi. Perché, a conti fatti, quello di Sonic è davvero un film simpatico, che va al di là di ogni più rosea aspettativa.
Be’, per la verità le aspettative erano davvero basse. Bisogna ammetterlo. Il rischio di trovarsi di fronte a un film sulla falsariga di Super Mario Bros., Dead or Alive, Street Fighter e, perché no, pure Resident Evil, era assai alto. E Sonic di per sé, con il suo gameplay basato unicamente su corse senza fine, non aiutava certo gli sceneggiatori a tratteggiare un personaggio a tutto tondo, che potesse essere ricordato.
Uno dei primissimi fotogrammi del film a confronto con il Sonic definitivo che vedrete al cinema
Sonic, prima e dopo la cura
Ma non è finita qui, perché Sonic il Film era partito nel peggiore dei modi, lo ricorderete, con le prime immagini che ritraevano un porcospino molto distante dalla controparte videoludica, capaci di scatenare un tale tamtam social da parte degli appassionati che aveva indotto Paramount a ridisegnare da zero il modello poligonale.
Insomma, l’opera del regista Jeff Fowler non ha certo avuto una partenza a razzo degna del grande Sonic. Se non è una degna centometrista, ha rivelato comunque di essere una discreta maratoneta, capace di sorprendere sulle lunghe distanze. Dopo l’inciampo iniziale, infatti, il film come si anticipava, riesce a divertire e, soprattutto, a strappare persino qualche risata.
Scimmiottando “Chi ha incastrato Roger Rabbit”…
Certo, l’accoppiata Sonic – James Paul Marsden (alias lo sceriffo Tom Wachowski) impallidisce se confrontata con il duo Roger Rabbit – Bob Hoskins, capostipiti di questo genere di film in cui attori in carne e ossa si trovano nella scomoda, scomodissima, situazione di recitare gomito a gomito con un personaggio che non esiste. Non per colpa del pupazzo di turno (il porcospino blu), intendiamoci, che fa il suo dovere e ha dalla sua un set di battute divertenti, ma per mancanza di spessore di Marsden, che fa quel che può, ma non è affatto memorabile.
James Paul Marsden e Tika Sumpter
Men che meno Tika Sumpter, che nel film interpreta la fidanzata del poliziotto amico di Sonic e ha tutta la parvenza di essere un personaggio accessorio, del tutto superfluo, che non aggiunge nulla alla sinossi se non siparietti idonei solo ad allungare il brodo (già troppo diluito: Sonic il Film dura 100 minuti, almeno 40 di troppo).
Il grande Jim
Se Sonic il Film diverte, però, senza troppe sorprese il merito è tutto di Jim Carrey, che dimostra per l’ennesima volta di essere un attore poliedrico e straordinario. Non era affatto facile calarsi nei panni del dottor Ivo Robotnik, anche per via del fatto che non assomigli affatto alla controparte videoludica (almeno fino alla fine della pellicola, quando inizia ad assumerne i connotati lasciando platealmente intuire che è già in cantiere un seguito).
Rimasto lontano dal set per qualche anno di troppo, Jim Carrey non ha certo perso lo smalto, anzi, dà vita a un personaggio fantastico (nel senso di favolistico) così sopra le righe che potrebbe essere il degno erede di quel The Mask che rimane ancora oggi tra le sue interpretazioni più incredibili e inimitabili, se si considera che gran parte del film (potrebbe essere divertente contare i minuti) è sorretta dalla sua strabiliante mimica facciale.
Non è un film veloce come Sonic, ma piace
Insomma, con i suoi alti e i suoi bassi, le sue battute azzeccate in grado di far dimenticare i tanti buchi nel canovaccio e la presenza di alcuni comprimari in carne e ossa tutt’altro che esaltanti, Sonic il Film riesce comunque a rivelarsi un prodotto godibilissimo, che piacerà tanto agli amanti del videogioco quanto – ovviamente – ai fruitori più piccoli. Le premesse, come si dicevano, non erano incoraggianti, invece il porcospino blu su grande schermo non delude affatto. Anzi, per tornare al titolo di questo articolo, Sonic rende assai meglio come attore al cinema che nei panni di eroe videoludico, se ci si concentra sui titoli più recenti sfornati senza entusiasmo da Sega.