Un’analisi condotta dalla piattaforma di corporate wellness, Gympass, ha mostrato come tre quarti dei dipendenti intervistati ne soffra ogni tanto
Profondi cambiamenti stanno attraversando il mondo del lavoro, attraverso i progressi della digitalizzazione e a seguito della sterzata verso il lavoro agile, portata dal Covid. Gympass, piattaforma di corporate wellness attiva in tutto il mondo specializzata nella tutela della salute psicofisica dei lavoratori, ha condotto un’analisi per comprendere i numeri di un fenomeno purtroppo comune a lavoro: il burnout. Si tratta di una sindrome associata allo stress cronico nell’ambiente lavorativo. In particolare, il momento in cui si giunge al limite delle proprie forze mentali, emozionali e fisiche.
Un lavoratore su 5 ha affrontato il burnout
Lo studio di Gympass ha mostrato che il 96% dei dipendenti intervistati ha raggiunto almeno una volta la situazione di burnout. Di questi il 48% lo ha affrontato qualche volta, il 21% molto spesso, il 7% sempre. Chi, fra gli intervistati, ha dichiarato di non averne mai sofferto, è solo il 4% del campione. Mentre il 20% ha affermato di soffrirne raramente. Di coloro che hanno raggiunto la propria soglia limite di stress sopportabile a lavoro, il 34% sono donne e il 27% uomini. E, soprattutto, la maggior parte sono giovani: l’86% di chi ha risposto affermativamente è millennials. Vale a dire con un’età compresa fra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90.
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I mutamenti portati dalla pandemia, la sperimentazione di nuovi modi di lavorare, che stanno diventando e diventeranno mutamenti strutturali in futuro, rendono essenziale una riflessione sulle patologie causate dallo stress lavorativo. Soprattutto, data la frequenza con cui il burnout si presenta fra le persone, i cui effetti negativi possono essere tanto di breve, quanto di lungo termine. Influenzando diversi aspetti della vita della gente, sia nella sfera personale, sia in quella professionale.
Burnout, come riconoscerlo
L’esaurimento fisico e mentale che prova la persona porta a diverse conseguenze proprio sul lavoro. La ricerca di Gympass ha individuato alcuni comportamenti tipici dei lavoratori fortemente stressati. Innanzitutto, un diffuso calo nella qualità del lavoro e della creatività. Scarseggiano quindi le motivazioni, e questo porta, ad esempio, all’assenteismo nelle riunioni, piuttosto che nel dimenticarsi di dare una risposta importante o confondersi in una consegna.
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Inoltre, si verificano problemi interni fra colleghi, come conseguenza di cinismo e apatia. Un sintomo, che in una situazione collettiva si può rilevare più facilmente, mentre lo smart working rende più difficile da individuare. Infine, chi è molto stressato, tende a rimandare i compiti e a non rispettare le consegne, dando invece priorità alle attività più stimolanti e piacevoli.
© Immagine Gympass
5 consigli per affrontare il burnout
Prevenire è meglio che curare. Anche nel caso della sindrome di burnout. Pertanto, Gympass ha stilato alcuni consigli per supportare leader e manager nella delicata gestione dei dipendenti, capacità e risorsa preziosissima in qualsiasi azienda. Il primo aspetto da garantire è l’equilibrio della vita professionale dei propri dipendenti, prevedendo pause, favorendo intervalli e facendo capire che si è coscienti dell’eccesso di lavoro, è la prima regola.
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Il secondo consiglio è stabilire aspettative chiare, se il ruolo non è abbastanza chiaro, per non indebolire il senso di appartenenza all’azienda. È essenziale poi ricordare ai dipendenti il valore che apportano all’azienda, riconoscendo loro il merito che gli spetta. Risulta utile anche incentivare la pratica di attività fisiche lungo la giornata e promuovere uno stile di vita sano. Praticare esercizi porta benefici non solo a livello fisico, ma anche per quello mentale, riducendo fatica, stress ed esaurimento emozionale. Infine, è necessario tenere sempre in considerazione i sentimenti e le preoccupazioni di ognuno. Ecco perché ascoltare la persona, accoglierla e, se necessario, aiutarla, è fondamentale. Fra le soluzioni citate dallo studio di Gympass, sono comprese anche le alternative digitali per il supporto psicologico, come applicazioni e terapie online.