La startup sarà presente, insieme a tante altre, alla Leopolda il 12 giugno. Il Founder Niccolò Cipriani ha risposto alle nostre domande
Continua il nostro viaggio verso SIOS19 Summer Edition, in programma mercoledì 12 giugno a Firenze. Allo StartupItalia Village potrete incontrare alcune delle realtà imprenditoriali più interessanti, conoscere le persone che le hanno fondate e i progetti in cantiere. Oggi vi raccontiamo di Rifò, la startup di Prato, nata con l’obiettivo di lanciare un marchio di moda sostenibile ed etico. Se vi incuriosisce capire come moda ed economia circolare possono dialogare, date un’occhiata alla scheda di Rifò sul sito di StartupItalia OpenSummit. Niccolò Cipriani ha risposto alle nostre domande.
Quattro domande al Founder di Rifò
Cosa fa Rifò?
Rifò trasforma vecchi indumenti in disuso in una nuova risorsa, raccogliamo scarti di lavorazione o vecchi indumenti dalle famiglie per trasformali in una nuova fibra dopo un’attenta selezione per colore e qualità. Dalla fibra ricaviamo un filato con il quale confezioniamo a Prato capi e accessori di alta qualità. I nostri valori sono tre: qualità, sostenibilità e responsabilità per un prodotto realizzato in Italia in linea con il nostro ambiente e territorio.
Ora spiegalo in un tweet
Raccogliamo i vecchi indumenti, li selezioniamo e poi li sfilacciamo per trasformarli in un nuovo filato con il quale confezioniamo a Prato nuovi accessori e capi di abbigliamento.
Qual è il vostro più grande successo? Quello che vi distingue dagli altri?
Il nostro più grande successo al momento è il maglioncino di jeans in cotone sia per uomo che per donna, realizzato a partire da 4-5 vecchi jeans ha avuto una grande richiesta da parte del mercato. In circa 2 mesi dal suo lancio ne abbiamo già venduti più di 500 e le richieste continuano a arrivare. La sua peculiarità è che non è stato ritinto, ogni maglioncino è unico, è disponibile in solo 2 colori: jeans chiaro e jeans scuro. Siamo stati i primi a commercializzarlo e chi lo vede identifica subito le sue apprezzate particolarità.
Che cosa ti aspetti dall’esperienza allo StartupItalia Village?
Mi aspetto di conoscere persone che apprezzano il cambiamento e cercano di metterlo in atto, persone del settore e non che possono darci suggerimenti e indicazioni su come sviluppare ulteriormente la nostra idea di business circolare.