Multinazionali, PMI e startup a confronto a Milano per raccontare le tante opportunità di business e i benefici dell’economia circolare. Tra gli ospiti, Enel X, EnerBrain e Greenrail.
Di pianeta ce n’è uno solo: può sembrare un’affermazione banale, ma che spesso non incontra l’interesse, da un lato di istituzioni e leader mondiali, dall’altro del mondo produttivo.
In questo contesto, c’è il rischio che i nuovi modelli di sviluppo sostenibile restino delle belle idee su carta, ma difficili da concretizzare. Per sfatare questo mito, e dimostrare quanto il modello dell’economia circolare sia già oggi al centro dell’attività di molte aziende, si è tenuto ieri a Milano il primo forum sull’economia circolare, Re-Think, organizzato dall’associazione Tondo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’obiettivo di Tondo è dimostrare come, concretamente, il modello della circolarità sia applicato oggi e quali saranno i trend futuri del settore.
«Siamo molto soddisfatti dell’evento – ha commentato Francesco Castellano, presidente di Tondo – perché ha visto la partecipazione di tanti esperti e aziende di livello, che hanno toccato i diversi ambiti del settore: dalle Città Circolari ai biomateriali, dalle nuove tecnologie all’energia».
Un appuntamento da ripetere, per Castellano, vista anche la partecipazione delle persone: «Abbiamo trovato un pubblico nutrito ed entusiasta: l’interesse su questi temi si avverte. Ecco perché stiamo valutando di ripetere l’appuntamento a Roma, nei prossimi mesi».
StartupItalia! ha raccolto alcune delle voci dei protagonisti del forum milanese.
Enel X: “Puntiamo sull’economia circolare per dare valore ai clienti”
«Dobbiamo superare l’idea per cui ciò che è sostenibile, green, circolare debba costare di più. Devono anzi generare risparmio, innanzitutto di risorse, ma anche maggior valore per i clienti», ha spiegato Nicola Tagliaferro, Head of sustainable product development per Enel X, azienda di livello globale che persegue modelli di business nell’ambito dell’economia circolare. Sono diversi i progetti già messi in campo dall’impresa in questo senso:
«Tutto ruota intorno alle città. Innanzitutto, la mobilità elettrica: il nostro primo obiettivo è di installare quante più postazioni di ricarica possibili, per incentivare i consumatori a comprare veicoli elettrici. Una seconda strada è l’illuminazione pubblica, con il classico palo della luce che si trasforma completamente, diventando smart: aumenta e riduce l’intensità luminosa costantemente, a seconda delle esigenze, mentre controlla e analizza l’ambiente. Nella fornitura di energia, poi, Enel X è leader nell’ambito del cosiddetto Demand Response, che aiuta l’operatore di rete a bilanciare in ogni momento la domanda e l’offerta di energia».
Ferraris (Enerbrain): “Con l’Economia Circolare vincono tutti”
Enerbrain è una delle realtà italiane più affermate nel mondo dell’Economia Circolare. Commercializza un sistema di regolazione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione, che monitora il comfort degli ambienti in un edificio ed è in grado quindi di ridurre costi e consumi energetici. L’azienda ha chiuso il 2018 con 1,8 milioni di euro di fatturato e ha di recente chiuso una partnership con Iren, multiutility dell’energia che gestisce i servizi energetici per alcune città italiane:
«Con Iren abbiamo chiuso un accordo per approntare il nostro sistema in 89 edifici pubblici. Abbiamo calcolato che ridurremo le emissioni di CO2 in atmosfera come se piantassimo 100mila alberi», ha spiegato a StartupItalia! Filippo Ferraris, co-founder di Enerbrain, tra gli speaker del panel Smart & Circular Cities durante Re-Think. «Così vincono tutti: non ci sono costi per l’amministrazione, che taglia i costi delle bollette, i cittadini respirano meglio e il ritorno sull’investimento arriva a stretto giro».
Enerbrain è la dimostrazione di come l’economia circolare sia non solo una bella filosofia, ma una possibilità di crescita e guadagno: «Noi ci occupiamo solo di una piccolissima parte del problema, ma le opportunità sono tante. Noi in breve tempo siamo passati da 15 a 30 dipendenti e continuiamo lo stesso. Tante aziende lavora in questa direzione con profitto: la mia impressione è che dietro la sostenibilità ambientale ci siano tante possibilità di business».
Grampa (Hexagro): “Il cibo? Sarà prodotto in casa”
«L’economia circolare è l’unica possibile e cambierà per sempre il nostro sistema alimentare», spiega Alessandro Grampa cofondatore di Hexagro, un sistema innovativo per creare orti verticali in casa che sfrutta la coltura aeroponica.
«Il nostro sistema alimentare sarà circolare e decentralizzato. Grazie alle tecnologie tutti potremmo produrre cibo in casa senza l’utilizzo di chimica e a chilometro zero», prosegue Grampa, che è partito da Milano e Zurigo per lanciare la sua startup che oggi punta a installare i suoi orti verticali a forma di albero in uffici e spazi di coworking.
De Lisi (Greenrail): “Tutta l’economia sarà circolare”
«L’economia circolare non è un trend, ma sarà lo standard del futuro. Tutta l’economia è destinata a spostarsi verso questo nuovo paradigma: non esisterà più un’economia lineare in nessun settore», spiega Giovanni De Lisi, founder di Greenrail, la startup pluripremiata che ha ideato un sistema per creare traverse ferroviarie innovative ed ecosostenibili con materiale riciclato. E che ha già ottenuto commesse milionarie negli Stati Uniti:
«Eventi come Re-Think sono fondamentali per due motivi: da una parte aiutano i player dell’economia circolare a capire cosa gli altri stanno facendo nel campo, per creare eventuali partnership. E dall’altro, rivolgendosi a una platea universitaria, ispirano ragazzi e ragazze a rimboccarsi le maniche lanciando nuove idee e progetti», conclude.