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È stato ufficialmente annunciato l’equipaggio che parteciperà dal 10 giugno alla 23esima missione Neemo. Samantha Cristoforetti, sarà il comandante della missione di ricerca subacquea. Obiettivo: addestrare gli astronauti in un ambiente ostile ed estremo, per prepararli a future operazioni sulla Luna o su Marte
E’ ufficiale Samantha Cristoforetti è stata designata comandante della ventitreesima spedizione Neemo: Nasa Extreme Environment Mission Operations. Si tratta di una missione finalizzata a simulare viaggi nello Spazio, all’interno del modulo Aquarius, che si trova a 19 metri di profondità, a 5,6 km al largo di Key Largo nel Florida Keys National Marine Sanctuary ed è gestito dalla FIU (Florida International University). Nel suo equipaggio ci saranno: l’astronauta in addestramento della Nasa Jessica Watkins, la ricercatrice e biologa marina Shirley Pomponi e Csilla Ari D’Agostino, assistente della University of South Florida, oltre a due sub professionisti. La missione inizierà il 10 giugno e si concluderà il 20 giugno 2019.
Neemo 23
Scopo della missione NEEMO 23 è di sperimentare attività legate a missioni spaziali da svolgere sulla Stazione Spaziale Internazionale e a missioni nello spazio profondo, come sulla Luna e su Marte. Spiega Bill Todd, responsabile del Progetto Neemo 23: “Le analogie tra la vita nello spazio, sia all’interno di una stazione spaziale sia all’esterno, con la vita pianificata sul fondale marino sono ormai dimostrate da tempo. Le attività che svolgeranno sul fondo del mare saranno ricche di prove di tecnologia che serviranno nello spazio profondo. Durante le passeggiate spaziali simulate tuttavia, si eseguiranno anche ricerche di interesse oceanografico”.
Obiettivi della Missione Neemo 23
Tra le ricerche che gli astronauti avranno il compito di svolgere vi saranno studi sul comportamento umano in ambiente stressante e e l’esecuzione di alcuni studi sulla chimica del corpo umano e sul sonno. Dovranno provare strumenti che saranno utilizzati sulla Luna e su Marte e sperimenteranno un sistema di realtà virtuale che porterà un operatore non addestrato da un modulo ad un altro riconoscendo automaticamente dove si trova. Questo esperimento sarà di grande importanza quando ci si troverà su Marte, allorché non si potranno conoscere in anticipo tutti gli inconvenienti a cui si andrà incontro e per questo, nel caso di una riparazione non prevista in anticipo, sarà la realtà aumentata ad impartire loro le istruzioni su come agire, dopo che saranno state messe a punto a Terra dai tecnici e inviate tramite software su Marte.
L’equipaggio della missione Neemo 23
Samantha Cristoforetti, che ha totalizzato 200 giorni a bordo della ISS con le Expedition 42 e 43 dal novembre 2014 al giugno 2015, sarà affiancata dalla candidata astronauta della NASA Jessica Watkins, da Shirley Pomponi, ricercatrice presso l’Harbor Branch Oceanographic Institute-Florida Atlantic University (HBOI-FAU) nonché docente di biotecnologia marina presso la Wageningen University in Olanda e da Csilla Ari D’Agostino, assistente della University of South florida, National Geographic Open Explorer, Manta Ray Researcher alla guida dei Manta Missions Projects per la Manta Pacific Research Foundations e CEO della Ketone Technologies Company.
Nel 2015 anche l’astronauta italiano Luca Parmitano partecipò, come comandante a una missione Neemo, la numero 20. A luglio del 2019, invece, partirà nuovamente per lo Spazio per la sua seconda missione di lunga durata sull’Iss, “Beyond” durante la quale sarà anche comandante della base orbitante.
Il progetto Neemo
NEEMO è un progetto dell’agenzia spaziale statunitense che consiste nello svolgere missioni di simulazione inviando per periodi lunghi fino a tre settimane, gruppi di astronauti, ingegneri e scienziati a vivere assieme nel modulo Aquarius, al momento l’unica stazione sottomarina di ricerca esistente al mondo.
L’habitat di Aquarius e l’ambiente che lo circonda forniscono una buona simulazione di una missione spaziale di esplorazione. Infatti, proprio come nello spazio, il mondo sottomarino è un luogo ostile e alieno per gli esseri umani. I membri degli equipaggi di Neeno, definiti acquanauti, devono affrontare le stesse difficoltà che potrebbero incontrare esplorando un asteroide, una luna o un pianeta. Essi devono simulare la vita su di una nave spaziale testando delle tecniche di uscita extraveicolare utili per le missioni del futuro. Come avviene nelle missioni spaziali, anche per le missioni Neemo lavorare nell’ambiente sottomarino comporta una vasta programmazione e un sofisticato equipaggiamento.
Inoltre come parte dell’addestramento degli astronauti che devono partecipare alle missioni sull’ISS, vengono effettuate delle lunghe sedute di lavoro subacqueo nelle enormi piscine dei vari centri di addestramento, in quanto l’acqua simula quasi fedelmente le condizioni di assenza di peso dello spazio.