Segue di poco Roma. Al vertice i ruoli nelle scienze della vita che si muovono dai 110mila ai 150mila per le mansioni direttive. Bene anche finanza, bancari e consulenza fiscale
Anche nel 2019 Milano è la città con gli stipendi più alti d’Italia. E con le maggiori opportunità di lavoro. Stacca, anche se di poco, Roma, che è al secondo posto per questi due parametri. Sono i dati che emergono dall’edizione 2019 della Salary Guide, l’indagine annuale sull’andamento del mercato del lavoro italiano condotta da Hays, uno dei leader mondiali nel recruitment specializzato, coinvolgendo un campione di oltre 150 aziende e più di 600 professionisti.
Chi guadagna di più
L’indagine ha messo sotto la lente le figure professionali in otto settori diversi: banking, engineering, finance, information technology, insurance, life sciences, sales & marketing e oil & gas. E ha riservato un focus su ruolo, esperienza alle spalle e città in cui viene svolta l’attività lavorativa (Milano, Roma, Bologna e Torino).
Per lo studio sono i professionisti del comparto delle scienze della vita, dalla medicina alla biologia, i più remunerati con buste paga che variano da 110mila a 150mila euro l’anno per i ruoli direttivi. Stipendi tra gli 80mila e i 90mila euro annui per professionisti quali il medical manager e il medical advisor con circa 10 anni di esperienza. Nel settore finanziario, invece, sono i Cfo – i responsabili delle finanze di un’azienda – ad avere la meglio con retribuzioni di 120mila euro in ambito di grande distribuzione organizzata e 100mila euro in ambito ingegneristico che si fermano rispettivamente a 110mila e 90mila a Roma, per scendere ulteriormente a Bologna e Torino.
Non sono da meno i professionisti della consulenza fiscale che a Milano guadagnano fino a 130mila euro (ma solo con oltre dieci anni di esperienza), staccando le altre città italiane che si fermano a 90/100mila euro. Il settore bancario, infine, si dimostra profittevole in tutte le città analizzate con retribuzioni fino a 100mila euro per i professionisti con l’anzianità più elevata.
Qualcosa si muove anche a Roma
“È indubbio che, attualmente, Milano sia la città più dinamica e attiva dal punto vista professionale nel nostro Paese – spiega Alessandro Bossi, direttore di Hays – a livello occupazionale il capoluogo lombardo ricopre un ruolo di riferimento nella maggior parte dei settori analizzati, offrendo ottime opportunità di carriera non solo ai professionisti più esperti, ma anche nei ruoli più junior. Tuttavia, anche Roma, Torino e Bologna stanno manifestando, negli ultimi anni, rinnovata vivacità sia dal punto di vista dell’offerta sia a livello salariale”.
Meglio muovere i primi passi a Milano
Per i professionisti che invece iniziano a lavorare, insomma quelli al principio della carriera, le retribuzioni risultano leggermente più elevate a Milano in quasi tutti i settori con una media di circa 4/5mila euro in più rispetto alle altre città prese in esame. Insomma, il calcio d’inizio vale la pena batterlo sotto la Madonnina. Un coordinatore del marketing e della comunicazione con 2 – 5 anni di esperienza guadagna per esempio 40mila euro a Milano contro i 36mila euro dei colleghi romani che scendono a 35mila a Bologna e 33mila a Torino. Lo stesso vale per un project engineer (fino a 5 anni di esperienza, ambito packaging) che a Milano può contare su una busta paga di 37mila euro, mentre si ferma a 32mila quella di un omologo bolognese. Infine, un consulente fiscale junior a Milano porta a casa circa 32mila euro, cifra che scende 28/30mila euro a Roma, Bologna e Torino.