Il nuovo rapporto dell’OIL mostra come le differenze di genere legate al lavoro non abbiano subito un miglioramento significativo negli ultimi 20 anni
Secondo l’ultimo Rapporto sullo sviluppo sostenibile, emergono forti ritardi nel cammino verso gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. L’Italia, in particolare, non riuscirà a rispettare gli impegni presi in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu il 25 settembre del 2015 con la firma dell’Agenda 2030.
Tra i tanti, l’indicatore composito ASviS relativo al Goal 5 “Parità di genere ed empowerment delle donne e delle ragazze” registra un peggioramento nel nostro Paese sul fronte del tasso di occupazione femminile nella fascia d’età 25-49 anni. Le leggi in materia di uguaglianza di genere create nel corso degli ultimi 50 anni hanno infatti subito un depotenziamento: sono poche le risorse umane e i fondi a disposizione per permettere agli organismi di parità superstiti di adempiere alle funzioni che gli sono state affidate negli anni.
Il nuovo rapporto dell’OIL mostra come le differenze di genere legate al lavoro non abbiano subito un miglioramento significativo negli ultimi 20 anni. Il divario di genere esiste ancora e grava sull’economia. Favorire l’equilibrio tra presenze maschili e femminile sul posto di lavoro permetterebbe al fatturato delle aziende di salire, e insieme a questo aumenterebbe anche il Pil – quello mondiale raggiungerebbe i 28mila miliardi di dollari entro il 2025.
Che cosa fa Fondazione Mondo Digitale
Un futuro in cui le donne non rimangano indietro rispetto agli uomini nel mondo delle professioni è realizzabile? La strada da fare è ancora lunga e i punti su cui lavorare molti. La Fondazione Mondo Digitale parte dell’istruzione, dalla formazione di giovani donne in ambiti troppo spesso considerati “maschili”. Bambine e ragazze, dalla primaria alla secondaria superiore, vengono coinvolte in laboratori e attività che gli permettono di avvicinarsi al mondo del coding e valutare un possibile futuro di studi e lavorativo nell’ambito delle STEAM.
Proprio con questo obiettivo nel 2014, insieme all’Ambasciata Usa in Italia e con la collaborazione dell’Associazione americana Girls Who Code, abbiamo fondato CodingGirls. In questi anni abbiamo coinvolto molte scuole e tantissime studentesse: abbiamo portato in aula laboratori di programmazione motivando le giovani partecipanti e coinvolgendole in maratone informatiche per creare applicazioni e prodotti innovativi.
In poco tempo è nata la voglia di trasformarsi in movimento: con la terza edizione è stata realizzata la prima Summer School per formare nuove coach capaci di appassionare con effetto virale le coetanee. Questa è la dimostrazione della forza delle donne: le ragazze giocano d’anticipo, programmano il futuro. Sono loro la “scala di cristallo” che permetterà di avvicinare l’obiettivo della parità di genere nel lavoro, che secondo il World Economic Forum, di questo passo, sarà raggiunto tra o