L’accordo, firmato il 6 luglio a Bari, tra l’Agenzia Spaziale Italia (ASI) e la compagnia statunitense Virgin Galactic prevede la realizzazione di voli suborbitali in Italia (con la costruzione dello spazioporto di Grottaglie). Previsto anche l’uso della microgravità suborbitale per attività educative, nonchè formazione e addestramento degli astronauti
Considerando la precedente intenzione dell’ASI di lanciare esperimenti e strumenti di ricerca ed uno specialista di missione italiano a bordo dello SpaceShipTwo da Spaceport America, a Bari il Presidente dell’ASI Roberto Battiston ed il CEO di Virgin Galactic George Whitesides hanno siglato un accordo che permetterà di applicare le conoscenze acquisite durante quel volo alle future opportunità di volo suborbitale in Italia, alla presenza della Ministra per il Sud On. Barbara Lezzi, Nicola Zaccheo, AD Sitael, Vincenzo Giorgio, AD Altec, il Cavalier Vito Pertosa, founder di Angel Group e Richard Branson, fondatore del Virgin Group. Le parti desiderano inoltre perseguire altre opportunità, tra cui l’uso della microgravità suborbitale per attività di education, la formazione e l’addestramento degli astronauti, la biologia e la ricerca biotecnologica nonché la scienza e lo sviluppo dei materiali anche in vista di future missioni di lunga durata in microgravità.
“Penso che i voli suborbitali siano un elemento importante nel futuro utilizzo dello spazio”, ha affermato Roberto Battiston, Presidente dell’ASI. “La nostra partecipazione a questa entusiasmante operazione è il chiaro segnale che l’Italia è in prima linea nella new space economy che sta cambiando il nostro futuro e rende lo spazio accessibile a più investitori. Non a caso, proprio due giorni fa, in occasione del trentesimo anniversario dell’ASI, abbiamo annunciato il lancio del primo fondo italiano per gli investimenti nello spazio. Il turismo spaziale, la manifattura spaziale, i servizi in orbita sono temi chiave del segmento spaziale della new space economy”.
L’accesso allo spazio per i clienti commerciali
“La nostra missione è di aprire l’accesso allo spazio per i clienti commerciali, sia per scopi scientifici che di volo spaziale umano. L’interesse dell’ASI per i voli spaziali commerciali a fini scientifici è un esempio di come i partenariati pubblico-privato possano soddisfare le crescenti esigenze delle agenzie globali per un maggiore accesso spaziale alla scienza. Guardiamo con fiducia ad una collaborazione continua, esplorando potenziali iniziative future per realizzare queste possibilità. Dal Rinascimento alla moderna scienza spaziale, l’Italia è sempre stata una dimora naturale di grandi innovatori e idee rivoluzionarie che hanno plasmato la conoscenza umana. Credo che la visione italiana di questa collaborazione con le nostre compagnie spaziali, fornisca un vero impulso per il futuro della vita sulla Terra. Questa partnership permetterà a Virgin Galactic di lanciare in territorio europeo. Insieme, aiuteremo a espandere le opportunità per la scienza, l’industria e i milioni di persone che sognano di vivere lo spazio per se stessi”. Ha affermato il CEO di Virgin Galactic George Whitesides.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo prevede la costruzione di una navetta dedicata che sarà basata sullo spazio porto di Grottaglie da parte della società sorella di Virgin Galactic, The Spaceship Company, la quale integrerà significative capacità tecnologiche di SITAEL e del resto dell’industria aerospaziale italiana.
Fanno parte dell’accordo anche i lanci orbitali effettuati con il LauncherOne, il lanciatore aerotrasportato di Virgin Galactic che utilizzerà un Boeing 747 modificato come aereo madre. Nei prossimi mesi SITAEL e Virgin Orbit concluderanno una serie di studi sulla fattibilità tecnica e regolamentare di queste missioni, le quali sarebbero i primi lanci orbitali della storia dal suolo Italiano.
L’ASI e l’industria italiana vantano una grande esperienza nella ricerca suborbitale e nella ricerca in microgravità orbitale. L’ASI, insieme agli Enti e alle Autorità nazionali competenti e Virgin Galactic desiderano quindi collaborare per sfruttare appieno le opportunità di ricerca e sviluppo aerospaziale offerte dai voli della navicella spaziale di Virgin Galactic che partirà dal futuro spazioporto italiano di Grottaglie.
Grottaglie, il primo spazio-porto italiano
La firma della dichiarazione congiunta segue la lettera d’intenti in base alla quale l’Agenzia Spaziale Italiana e Virgin Galactic hanno avviato negoziati per condurre un volo suborbitale non prima di settembre 2019. Anche se il primo volo in collaborazione fra ASI e Virgin Galactic è previsto venga lanciato dallo Spaceport America in New Mexico, l’apertura del nuovo spazio-porto italiano in Puglia, nel sud Italia, offre a Virgin Galactic e all’ASI la capacità di condurre tali operazioni dall’aeroporto di Taranto-Grottaglie.
Lo scorso maggio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ENAC (Autorità nazionale per l’aviazione civile) hanno designato Grottaglie come primo spazio-porto italiano ed ALTEC (società di proprietà di ASI e Thales Alenia Space) e SITAEL hanno firmato un accordo con Virgin Galactic per fondare un’azienda italiana che produrrà navicelle spaziali nel sud Italia.
La nuova infrastruttura spaziale potrebbe anche rappresentare la via d’accesso allo spazio per altri tipi di attività, al di là del turismo, come ad esempio il lancio di piccoli satelliti, formazione degli astronauti, scienza in microgravità o test di nuove tecnologie.