Quali sono i limiti del modello 4.0 e come superarli per trovare una strada tutta italiana all’innovazione? La risposta in due seminari del 25 e 30 maggio
Si sente parlare sempre più spesso di Industria 4.0. Ma le tecnologie del 4.0 sono davvero utili per le piccole e medie imprese di cui è pieno il nostro Paese? Parte da quest’interrogativo, Alex Giordano, già fondatore di Ninja Marketing e docente dell’Università Federico II.
Giordano lancia due seminari (25-30 maggio Salerno, Via Gen. Clark, 19) che indagano le opportunità e i limiti del Piano Nazionale Impresa 4.0 e di come questo possa adattarsi alla realtà italiana, sviluppando un approccio “Mediterraneo 4.0: «In Italia è sempre alto il rischio di scimmiottare modelli stranieri innovazione, come è stato con la Silicon Valley. Nel 4.0 il principale implementatore in Europa è considerata la Germania, a cui si è ispirata il nostro Paese nel dettare le linee del Piano Industria 4.0. Tuttavia, è urgente trovare una strada alternativa, contrapposta a quella tedesca, che tenga conto delle peculiarità dei nostri territori», spiega Giordano a Startupitalia!
Alla ricerca di un modello Mediterraneo 4.0
Giordano svolge i suoi seminari, all’interno di Pidmed, progetto ideato dalla Camera di Commercio di Salerno, congiuntamente alla Camera di Commercio di Caserta e l’Università Federico II:
«Il modello 4.0, così come è inteso, non sembra un modello sostenibile per l’Italia degli oltre 8.000 comuni, di un’Italia che è al centro di una nuova complessità, tra Africa, Paesi Mediorentali e Europa».
Giordano ci racconta come ci sia un pericolo da scongiurare: quello che il Piano Nazionale Impresa 4.0 “finisca per essere terreno per gli opportunisti che cercano di drenare risorse ponendosi come intermediari del valore quando l’unico valore che riescono a creare è quello utile a giustificare la loro stessa esistenza”.
Quello che si ricerca è un’alternativa che venga proprio dal Sud: «Il Mediterraneo presenta uno scenario ricco sul piano storico e culturale, che ha visto il passaggio, il conflitto e la combinazione di popoli, lingue e civiltà differenti. Si può definire una storia caratterizzata da tradizioni e innovazioni, chiusure e aperture, dove ai fanatismi si alternavano tolleranze, e ancor più le dichiarazioni di principio venivano contrapposte agli intrighi con il nemico».
Cosa significa un modello Mediterraneo di Industria 4.0
Giordano ricorda come lungo i confini storici delle sponde del Mediterraneo si poteva già parlare di rete e unità tra città e borghi situati, proprio così come accade oggi in tutto il mondo nella società delle reti.
Proprio le “reti sociali” sono la base da cui scrivere il nuovo modello mediterraneo di innovazione: «Scrivere un modello mediterraneo di innovazione tecnologica 4.0 significa adoperarsi per creare ponti tra istituzioni di ricerca e società civile, tra aree interne e rurali e bacini metropolitani, tra micro-piccole e medie imprese e corporazioni internazionali, tra strutture istituzionali di ricerca e la moltitudine. Significa lanciare iniziative dal basso ed esperimenti quotidiani che ci suggeriscono nuove strade per uscire dal “fallimento” del presente».
I seminari 25 e 30 maggio a Salerno
Durante i seminari e workshop saranno presentati e discussi coi presenti gli ambiti di utilizzo delle tecnologie 4.0 per tutti gli operatori della filiera e individuate imprese singole e gruppi di imprese che intendono partecipare al bando per il voucher i4.0 messi a disposizione dalle CCIAA. Queste potranno beneficiare di una consulenza personalizzata per l’introduzione dell’innovazione digitale nei propri specifici processi aziendali:
«Il Piano impresa 4.0 è uno strumento straordinario in grado di determinare una forte innovazione nel tessuto produttivo del nostro Paese. Il sistema camerale è stato direttamente coinvolto con la creazione dei punti impresa digitale (pid) per affiancare e accompagnare soprattutto le piccole imprese di tutti i settori nel processo di innovazione. La digitalizzazione del paese è una trasformazione culturale che avvantaggerà soprattutto le giovani generazioni», spiega Andrea Prete, presidente Unioncamere Campania, partner dell’iniziativa».
I seminari si terranno Il 25 e 30 maggio presso la sede centrale di Via Gen. Clark, 19 (a partire dalle 10:30).
Tutte le imprese che intendono partecipare potranno chiedere maggiori informazioni e iscriversi mediante il sito www.pidmed.eu