Quello appena trascorso è stato un anno da incorniciare per le criptovalute. Sono tanti gli avvenimenti che le hanno viste protagoniste. L’esplosione del prezzo dei bitcoin, salito del 2000% in un anno, dai 1000 dollari di gennaio fino al picco di 19mila di dicembre!
Ma non solo bitcoin, anchegli altcoin hanno conosciuto ottime performance, conEther, Litecoin, e soprattutto Ripple, che ha corso fino a toccare + 35mila negli scorsi 12 mesi.
Il 2017 è stato poi anche l’anno delle ICO, le Inital Coin Offerings, che hanno raccolto complessivamente 3,7 miliardi di dollari. Cifre astronomiche, al punto che molti le considerano il futuro del venture capital, anche se non mancano i dubbi al riguardo. (Di ICO, di cosa sono, come funzionano e i rischi, ne parliamo qui).
Il 2018 si preannuncia altrettanto avvincente. Proviamo a fare qualche previsione, facendoci aiutare da celebri analisti come Alex Tapscott, uno degli autori di “BlockchainRevolution” e Lawrence Wintermeyer, giornalista di Forbes, esperto di criptomonete.
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Bitcoin si istituzionalizza
Da moneta digitale per pochi, i bitcoin nel 2018 continueranno la loro ascesa presso un pubblico di investitori istituzionali, family office e diventeranno una valuta di scambio per un numero sempre crescente di beni e servizi. Secondo gli analisti i bitcoin attireranno sempre più investimenti grazie alla nascita di strutture che ne garantiranno una conservazione più sicura, sulla scia del bunker svizzero di cui parliamo qui.
Allo stesso tempo ci sarà una proliferazione dei crypto fund, fondi che aiuteranno i piccoli investitori a puntare sulle valute digitali. Secondo Forbes, oggi sono 100 nel mondo, e hanno un asset stimato in 2 miliardi di dollari.
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Le criptovalute degli Stati
È notizia della settimana scorsa della nascita di Petro, la criptovaluta con cui il governo venezuelano guidato da Nicolas Maduro, sfida “la tirannia del dollaro”. Il Venezuela segue l’esempio di Cina, Russia e Dubai.
Nel 2018 anche altri Stati lanceranno la loro criptovaluta. Estonia, Canada, Corea del Sud, Giappone e UK, che si sono mostrati sensibili al fascino della moneta digitale.
L’investimento degli Stati sarà poi facilitato dalla crescita delle cripotmonete come mezzi di scambio di beni e servizi. Ci sono già migliaia di aziende di grandi e piccole dimensioni che accettano bitcoin e affini, come Shopify, Microsoft e PayPal. A questi si aggiungeranno altri big del tech come Facebook e Amazon.
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Le ICO più mature
Quello che si è concluso è stato un anno in cui le ICO hanno fatto molto parlare per alcune operazioni di successo, come Filecoin e Tezos che hanno raccolto 200 milioni in un singolo round.
Eppure molte delle circa 230 ICO sono avvenute con progetti formulati senza alcuna garanzia, con un’idea e un team di sviluppatori.
Nel 2018 le ICO continueranno la loro marcia, ma all’interno di regole più chiare che serviranno a proteggere gli investitori, che nell’attuale sistema hanno poche o nessuna garanzia. Diventerà molto più difficile ottenere dei finanziamenti. Gli investitori, più maturi, chiederanno maggiori garanzie, aumentando i livelli di trasparenza.
Questo processo è supportato dallo sviluppo di piattaforme come CoinList e Balance3, che aumentano la due diligence all’interno delle loro piattaforme.
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Nuove sfide per Ethereum e Bitcoin
Sia Ethereum che Bitcoin, vivranno molte sfide. Il mining oggi dei bitcoin consuma la stessa energia della Danimarca. Le transazioni di bitcoin oggi impiegano da 10 minuti ad alcuni giorni e le fee sono cresciute fino a raggiungere i 4,75 dollari per transazione. Una situazione destinata a peggiorare man mano che altre persone saliranno sulla barca.Allo stesso modo dei bitcoin, anche Ethereum soffre di limiti di scalabità.
Nel frattempo nascono nuove tecnologie, come Chia che, fondata dagli inventori di BitTorrent, offre un modello che promette di realizzare criptovalute più affidabili, sostenibili e sicure di quello attuale. Anche Ethereum sugli smartcontract, dovrà vedersela con nuove piattaforme come NEO e Cardano.
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Bitcoin sempre leader
Il prezzo dei bitcoin ha attraversato settimane di stagnazione, rispetto ad altre criptomonete che sono cresciute, come Ripple, Stellar e Tron. Oggi metà delle transazioni sulle piattaforme non coinvolge la più celebrecriptomoneta.
Tuttavia, i bitcoin resteranno leader del mercato, e potranno solo beneficiare dell’interesse nei confronti degli altcoin. Gli analisti sottolineano che i bitcoin sono la porta da cui passano tutti gli investitori che vogliono poi farsi spazio nell’universo delle criptovalute.
Bitcoin avrà vita lunga, mentre è probabile che una delle 10 criptomonete più celebri oggi non supererà l’anno.