Alla conferenza per gli sviluppatori il colosso sudcoreano ha fatto intravedere lo schermo AMOLED e il prototipo del dispositivo in arrivo al Mobile World Congress di Barcellona
Alla fine qualcosa di pieghevole e (abbastanza) bello si è intravisto. Sì perché in mano al vicepresidente Mobile Marketing di Samsung Electronics, Justin Denison, non è che ci fosse molto di più di un prototipo. Lo stadio di sviluppo è ovviamente molto avanzato, e forse il Galaxy F potrebbe essere presentato al Mobile World Congress di Barcellona in programma alla fine di febbraio. Le luci volutamente tenute base e la segretezza sull’elemento estetico della conferenza per gli sviluppatori del colosso sudcoreano (in corso a San Francisco) hanno consentito di apprezzare il solo Infinity Flex Display. Cioè lo schermo AMOLED capace di piegarsi e squadernarsi per passare da uno smartphone all’antica, con display sotto i 5 pollici, a un tablet da 7,3 pollici.
Le caratteristiche
Lo schermo esterno, infatti, sarà da 4,58 pollici con risoluzione 840×1960 pixel. Quello interno, che si apre appunto quando spalanchiamo il dispositivo come se aprissimo un libro, è da 7,3 pollici con risoluzione 1536×2152. Difficile, al momento, avere molte altre specifiche: e si può solo ipotizzare il prezzo, senza dubbio superiore ai mille dollari. L’interesse del gruppo era appunto muoversi per tempo su un prodotto annunciato ormai da molto, spazzando via le startup che stanno lanciando le loro soluzioni come la californiana Royola. A dicembre dovrebbe mandare in commercio il suo FlexPai, che però segue una logica differente con una superficie esterna a tutto schermo e non due display separati, uno piccolo e uno grande, all’interno.
Android supporterà gli schermi flessibili
Ovviamente con l’Infinity Flex Display si potranno lanciare più app in contemporanea, lavorare in split-screen o con più strumenti, misurarsi (questo riguarda in particolare gli sviluppatori, d’altronde l’evento a San Francisco è dedicato a loro) con sfide diverse e applicazioni buone sia per lo schermo esterno che per il tablet interno. Non a caso Google ha già confermato che il suo sistema operativo Android supporterà ufficialmente gli smartphone flessibili. Nessun cambiamento drastico ma un impegno a migliorare la piattaforma “per sfruttare questo nuovo fattore di forma con il minimo lavoro necessario”.
“Il display pieghevole offre le basi per un nuovo tipo di esperienza mobile – ha dichiarato Dj Koh, presidente e Ceo IT & Mobile Communications di Samsung Electronics – siamo entusiasti di lavorare con gli sviluppatori su questa nuova piattaforma per creare nuovo valore per i nostri clienti. Non vediamo l’ora di capire dove questa tecnologia e la collaborazione con gli sviluppatori potranno portarci”. Fra Huawei, che ha già confermato, la vivacità di brand molto più piccoli e l’ingresso di Samsung, c’è da scommettere che lo smartphone pieghevole sarà davvero e finalmente una delle tendenze di un settore (ultrasaturo) nel 2019.