Eit Digital sostiene il progetto di BT Italia che da 10 anni ha permesso a 1.500 comuni di implementare un sistema di comunicazione agli utenti in situazioni di emergenza attraverso linee telefoniche, app e social network
Smart Safety in Smart Cities. Un’espressione che dà la misura di cosa vuol dire integrare la tecnologia per rendere le nostre città più sicure in caso di emergenza, dalle calamità naturali agli attacchi terroristici. È per questo che Eit Digital ha deciso di sostenere un sistema di allerta con il quale autorità locali o Protezione civile possono avvisare la popolazione nel più breve tempo possibile.
Il sistema di allerta in 1.500 comuni
«Sono 1.500 i comuni italiani che hanno già aderito a questo progetto nel suo servizio base e tra questi ci sono città come Firenze, La Spezia e Parma in cui stiamo sperimentando delle funzionalità aggiuntive», spiega a StartupItalia! Mirko Florindo di BT Italia che è il partner principale del progetto. L’idea alla base di questo sistema risponde a un criterio preventivo. «Abbiamo iniziato a lavorarci dieci anni fa. L’allerta era solo telefonica e si basava sul database delle numerazioni fisse che tutti gli operatori devono aggiornare ogni dieci giorni. Con il tempo abbiamo poi integrato la mobile app e la possibilità per gli utenti di aggiungere un numero di cellulare o un’email per ricevere gli avvisi», precisa Florindo.
Mirko Florindo, BT Italia
Dal sindaco ai cittadini
Il meccanismo di diffusione della comunicazione, al di là del canale, è però sempre lo stesso. Ci sono due livelli: al primo livello vengono allertati solo i responsabili dei comuni o le persone reperibili. Al secondo livello, dopo la valutazione dell’emergenza, sono i sindaci e i funzionari di Protezione civile a decidere se diramare o no un’allerta alla popolazione. «Abbiamo recentemente inserito anche la cosiddetta “allerta di prossimità” che consente di effettuare le comunicazioni anche sui totem o sui chioschi pubblici generalmente usati come punti informativi o di connessione nelle città. Ultima frontiera è quella dei social network che permette ai comuni di comunicare anche attraverso le pagine Facebook e i profili Twitter», aggiunge il referente di BT Italia.
I partner del progetto
L’interfaccia tra il sistema sviluppato da BT Italia e le istituzioni è stato possibile grazie alla collaborazione di Comunica Italia. Partner dell’iniziativa anche Fraunhofer IGD e Politecnico di Milano. «Abbiamo riscontrato molto interesse anche all’estero dove esiste già la possibilità di mandare SMS sulla base della cella che aggancia i cellulari degli utenti», racconta ancora Florindo. Intanto il sistema ha al suo attivo milioni di messaggi inviati in questi anni in diverse campagne informative. Tra queste anche quella con la quale il sindaco di Macerata ha comunicato ai suoi cittadini che Luca Traini stava sparando su un gruppo di migranti e che era più prudente non uscire di casa.
Il valore preventivo e informativo delle notifiche
Le comunicazioni, però, non sono solo emergenziali. Si può sfruttare questo sistema anche per segnalare un’interruzione dell’elettricità o dell’acqua o una giornata di chiusura delle scuole. «Ciò che è importante è l’ufficialità dell’informazione che il nostro sistema garantisce. Il nostro utente si fida di noi in un’epoca di fake news», aggiunge il referente di BT Italia. Al momento BT sta lavorando sulla possibiltà di inviare segnalazioni automatiche sfruttando una rete di sensori sparsi sul territorio. La sperimentazione sta avvenendo a La Spezia con dei rilevatori di pioggia che fanno partire direttamente un’allerta di primo livello. «Il nostro obiettivo è comunque sempre quello di assicurare un servizio efficiente, non soggetto a blocchi. È per questo che abbiamo adottato una politica contenitiva, con più macchine, ma più piccole», conclude Florindo.