Annunciati i finalisti del contest promosso da Innogest in collaborazione con Deloitte. In lizza per il premio nanoparticelle, composti innovativi e nuove metodologie di trattamento. Il vincitore si scoprirà il prossimo 23 febbraio
La prima edizione dell’Italian Patent Competition si avvia verso la sua conclusione ed ecco che vengono annunciati i finalisti. Idee e progetti che concorreranno all’assegnazione di un investimento in euro da 250K.
Italian Patent Competition
Il bando, promosso da Innogest in collaborazione con Deloitte e l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero per lo Sviluppo Economico, va alla ricerca dei progetti di eccellenza nello sfruttamento economico di brevetti nelle Life Science e Digital. La partecipazione era aperta a persone fisiche, gruppi di ricerca e imprese già costituite in forma di società. Il vincitore sarà proclamato nel corso di un evento finale che si terrà venerdì 23 febbraio nella GreenHouse di Deloitte a Milano.
“La Competition ci ha fatto toccare con mano una volta di più il potenziale rappresentato da spin-off e progetti di ricerca nati in ambito accademico e clinico in Italia”, ha affermato Pietro Puglisi di Innogest. “L’attenzione alla protezione brevettuale è il primo passo verso una maturazione del tessuto di ricerca, cui stiamo assistendo negli ultimi anni”.
I progetti finalisti
- ANANAS liver per le nanoparticelle trasportate da farmaci biodegradabili e biocompatibili per la cura di malattie autoimmuni e infiammatorie del fegato;
- Fluidia, un metodo per la diagnosi precoce di tumori del rene, del polmone, del colon retto e della mammella basato sulla valutazione quantitativa della proteina Rkip fosforilate e non fosforilate;
- GonioProbe, il dispositivo direzionale per l’identificazione rapida dei linfonodi sentinella nella diagnosi del carcinoma mammario;
- Lymphatica, un dispositivo impiantabile per il trattamento del linfedema cronico, malattia invalidante spesso associata alle terapie antitumorali;
- Metodo e kit per la diagnosi della Nefropatia IgA, non invasivo e basato sull’identificazione di biomarcatori nel sangue;
- Modulators of Soce, nuovi composti per il trattamento di malattie rare, basati sulla modulazione del meccanismo SOCE (Store Operated Calcium Entry);
- OvAge, la metodologia digitale che quantifica la riserva ovarica della donna integrando dati clinici, biochimici e tridimensionali;
- Protesi retinica innovativa e basata su un biopolimero in grado di fotoinibire cellule neuronali;
- Solosale, la nuova famiglia di molecole contro stress-ossidativo a elevata penetrazione cellulare e dispositivo per il loro monitoraggio.
Chi tra loro si porterà a casa un investimento da 250K?