Con tre crash test eseguiti a fine agosto a Dübendorf, AXA Winterthur ha illustrato quali rischi i saranno inevitabili anche in futuro e annuncia: “offriremo un ribasso una tantum sul premio ai clienti in possesso di una vettura dotata di sistema di assistenza alla frenata di emergenza”
Con le macchine automatizzate le nostre strade saranno più sicure. A dirlo sono gli esperti di infortunistica di AXA Winterthur che in questi giorni stanno effettuando crash test in Svizzera. Purtroppo però sarà impossibile eliminare del tutto il rischio di incidenti anche se la tecnologia potrà essere un grande aiuto soprattutto nella riduzione di tamponamenti e incidenti dovuti a perdita di controllo del veicolo.
I crash test a Dübendorf
Con tre crash test eseguiti a fine agosto a Dübendorf, AXA Winterthur ha illustrato quali rischi i saranno inevitabili anche in futuro. Secondo gli esperti il progresso tecnologico verso la guida completamente automatizzata è da promuovere. Studi condotti dal reparto Infortunistica hanno confermato ad esempio che, a seconda del modello analizzato, le autovetture dotate di sistemi di assistenza alla frenata di emergenza causano tra il 30 e il 69 per cento di tamponamenti in meno. Anche il rischio di sbandare diminuirebbe: con l’ESP (Electronic Stability Program) – che per prevenire sbandate frena in modo mirato singole ruote – si avrebbe oltre il 40 per cento in meno di perdite di controllo dei mezzi.
Il 90% degli incidenti è causato dall’uomo
Bettina Zahnd, responsabile Infortunistica e prevenzione presso AXA Winterthur, spiega: «Circa il 90 per cento degli incidenti ha tuttora cause umane. Sono certa che, grazie al progresso della tecnica e al perfezionamento di sensori e sistemi, la guida automatizzata determinerà un consistente incremento della sicurezza». La fiducia in questi nuovi sistemi di sicurezza ha portato l’assicurazione a prendere in considerazione la dotazione di sicurezza di un veicolo ai fini della tariffazione: da gennaio a marzo 2018 offrirà un ribasso una tantum sul premio ai clienti in possesso di una vettura dotata di sistema di assistenza alla frenata di emergenza.
Cosa ne pensano gli utenti
Le questioni ancora in sospeso in merito all’introduzione dei veicoli a guida autonoma sono molte. In occasione dei test di Dübendorf AXA ha rivelato i risultati di un sondaggio sulla fiducia nei confronti dell’automazione.
Emerge che circa il 25 per cento degli svizzeri interpellati utilizzerebbe in futuro volentieri o molto volentieri un veicolo automatizzato, mentre quasi il 50 per cento degli intervistati è restio o addirittura contrario all’idea. In Germania, la quota dei fiduciosi e arriva al 33 per cento circa, ma anche qui la nuova tecnologia non incontra il favore di oltre il 40 per cento degli intervistati.
Circa il 50 per cento degli intervistati svizzeri e tedeschi dice di dubitare che un computer sia affidabile nella guida e sappia comportarsi correttamente nella circolazione. Inoltre, entra in gioco il piacere della guida: oltre il 60 per cento degli interpellati ha riferito di non volervi rinunciare.
Le donne si fidano meno delle macchine che si guidano sa sole
Interessante un dato emerso dal sondaggio: mentre il 47 per cento degli uomini nutre fiducia nella guida autonoma, le donne si fidano meno e solamente il 22 per cento crede che possa la macchina con guida automatizzata possa essere una soluzione sicura. Nel complesso, uomini e giovani si dimostrano più aperti nei confronti della guida autonoma rispetto a donne e anziani: quasi il 50 per cento degli intervistati di età compresa tra 18 e 34 anni riferisce che dedicherebbe volentieri il tempo trascorso alla guida ad altre attività come ad esempio il lavoro, la lettura o il sonno, mentre questa opinione è condivisa solamente da circa il 33 per cento degli interpellati con più di 35 anni. Anche in Germania emerge un quadro simile.
Il sondaggio rivela inoltre che gli intervistati manifestano esigenze estremamente elevate in termini di sicurezza delle vetture a guida autonoma: circa il 40 per cento di essi ritiene che, per essere considerate sicure, dovrebbero non solo causare meno incidenti rispetto ai veicoli tradizionali, ma anzi non dovrebbero causarne affatto.
Impossibile evitare del tutto i rischi
Per il momento una visione di un futuro completamente privo di incidenti rimane un’utopia. «Le soluzioni basate su software sono fonte di nuovi rischi non ancora quantificabili, quali ad esempio difetti tecnici o attacchi di hacker, che aumenteranno con l’interconnessione dei veicoli», spiega Bettina Zahnd. Per illustrare le possibili conseguenze a Dübendorf sono stati manipolati i freni in modo tale che la vettura acceleri a pieno regime invece di frenare. In futuro sarà inoltre impossibile evitare anche alcuni rischi attuali, come ad esempio eventi naturali o danni ai cristalli. In un altro crash test AXA mostra i danni che può subire un veicolo in seguito alla caduta di sassi.
Un bilancio incidenti senza morti e feriti è un’ipotesi ancora remota anche perché le autovetture sono coinvolte solo in una parte dei sinistri e la guida automatizzata permetterebbe di prevenire esclusivamente questi ultimi. Altri incidenti, come quelli dovuti a perdita di controllo da parte di ciclisti o motociclisti, continueranno a gravare sul bilancio. «È inoltre pensabile che, durante una fase transitoria in cui circolano contemporaneamente veicoli automatizzati, parzialmente automatizzati e tradizionali nonché altri utenti della strada, la quota di incidenti aumenti, poiché il traffico misto comporta nuove sfide per tutti», aggiunge Bettina Zahnd.