Grazie ai giochi digitali, i bambini siriani hanno migliorato le proprie competenze linguistiche e di programmazione
I giochi digitali possono essere uno strumento (economico e scalabile) utile le esigenze educative e psicologiche dei bambini rifugiati. Questo è quanto emerge da uno studio presentato dalla Bau University di Washington. «Anche con risorse limitate, e a fronte di barriere linguistiche, possiamo fare la differenza nella vita dei bambini attraverso l’utilizzo della tecnologia» ha spiegato Selcuk Sirin, J.K. Javits, professore di psicologia applicata all’Università Steinhardt di New York e autore dello studio.
La Turchia è il paese che ospita più rifugiati al mondo, con oltre tre milioni di profughi siriani. Un gruppo di ricerca dell’Università Bahcesehir di New York è stato il primo a documentare i bisogni educativi e lo stato di salute mentale dei figli dei profughi siriani; i risultati hanno evidenziato che la maggior parte dei bambini siriani non è iscritta alla scuola turca, a causa di barriere linguistiche. Metà dei bambini, inoltre, soffre di disturbo post traumatico da stress o ha sviluppato una forma di depressione. Grazie alla collaborazione di alcuni esperti di tecnologie educative, è stato avviato il progetto Hope.
L’obiettivo è quello di sostenere i bambini, fornendo loro opportunità educative basate sul gioco digitale, per migliorare la conoscenza della lingua turca e le abilità di codifica
Lo studio pilota a Urfa
Per testare l’efficacia del progetto, i ricercatori hanno condotto uno studio pilota a Urfa, una città al confine con la Siria e sede del più grande insediamento di rifugiati in Turchia. Allo studio hanno partecipato 147 bambini siriani, dai 9 ai 14 anni. I ricercatori hanno suddiviso i bambini in due gruppi, uno di intervento e l’altro di controllo. I bambini del gruppo di intervento hanno partecipato a sessioni giornaliere di due ore su quattro settimane, per un totale di 40 ore.
Cinque giochi digitali, tra cui Minecraft
Hope comprende una combinazione di cinque giochi digitali tra cui Minecraft, utilizzato per testare alcuni parametri relativi alla salute mentale dei bambini, basi di programmazione grazie agli strumenti di Code.org, un gioco di addestramento per le funzioni esecutive chiamato Alien Game e l’insegnamento della lingua turca con Cerego.
Nel tentativo di migliorare la loro conoscenza linguistica, ai bambini rifugiati sono state presentate oltre 200 nuove parole turche. Alla fine delle quattro settimane, i ricercatori hanno valutato la loro competenza linguistica, indicando miglioramenti significativi. Anche i dati relativi alla programmazione sono stati positivi: i bambini hanno completato 182 livelli di Code.org, scrivendo oltre 1.800 righe di codice. L’utilizzo del videogioco Minecraft, attraverso cui i piccoli hanno potuto costruire il proprio mondo con una nuova scuola, una casa e un quartiere tranquillo, ha inoltre contribuito ad abbassare notevolmente i loro livelli di stress.