Alcune parti dell’umanoide sono riempite con gas o fluido e permettono movimenti armonici come quelli umani. È dotato anche di membrane flessibili e sensori di pressione per afferrrare oggetti e ottimizzare l’esperienza dell’abbraccio
L’interazione tra uomini e robot potrà presto superare l’ostacolo dell’assenza di affettività. O almeno provarci. Le prime cavie sono i bambini. Dopo il bambolotto che sbrodola o fa la pipì, la nuova frontiera è quella dei robot da abbracciare. Ci ha pensato la Disney che ha depositato un brevetto per la realizzazione di umanoidi dal corpo morbido e dalla pelle soffice per ottimizzare l’esperienza dell’abbraccio. In realtà i robot rimarranno per la maggior parte rigidi. Avranno, però, delle parti vuote da riempire con gas o fluido, membrane flessibili e sensori di pressione. Tutto ciò consentirà di realizzare movimenti armonici.
Il robot che abbraccia i bambini
Il prototipo di umanoide da abbracciare è stato già testato con i bambini e da casa Disney è arrivata la rassicurazione riguardo al successo dell’esperimento. I ricercatori Alexander Alspach, Joohyung Kim e Katsu Yamane avevano realizzato un piccolo robot della misura di un giocattolo e ne avevano descritto le caratteristiche in un documento del 2015. Il brevetto è stato poi depositato nel febbraio del 2016 anche se la notizia è stata resa pubblica solo nel mese di aprile 2017. Il video di presentazione mostrava un robot in grado di afferrare oggetti e imitare i movimenti umani.
Il futuro dei parchi divertimento
Lo scopo della multinazionale statunitense sembra essere quello di utilizzare questa innovazione anche nei parchi divertimento di tutto il mondo. È ancora presto, però, per mandare in pensione i grossi personaggi di peluche che di solito si aggirano per le strade di Disneyland che sembrano destinati a sopravvivere. È ancora incerta la forma che potranno assumere i robot umanoidi. Nel brevetto non viene citato nessun personaggio in particolare della lunga tradizione Disney, ma i disegni del progetto che sono stati diffusi fanno pensare a Baymax, uno dei protagonisti di Big Hero 6.
Controllo umano sì o no?
Nel brevetto presentato dal colosso dell’intrattenimento per i più piccoli si accenna anche alla realizzazione di robot in grado di reagire alle carezze e con una pelle dotata di sensori per garantire la sicurezza umana. Si tratta di elaborazioni che, però, renderebbero molto più costoso il prodotto finale che Disney vuole mantenere comunque alla portata di tutti. Non è ancora chiaro quanto di automatico ci sarà in questi umanoidi e quanto invece sia necessario un controllo da parte di una persona. Arstechnica precisa che nel brevetto si fa riferimento alla presenza di un controllore, ma non viene specificato se questa figura sia indispensabile alle azioni e alle reazioni del robot.