La finale mondiale del Gelato World Tour è stata vinta dall’artigiano di Spoleto, con una sapiente combinazione di tre varietà di materie prime. Tra le menzioni speciali anche il gelatiere di Amatrice Daniele Mosca: “Questa competizione mi ha ridato il coraggio di tornare a fare il gelato”
Il gelato migliore del mondo si fa in Italia. Per la precisione, lo fa Alessandro Crispini di Spoleto (Pg) nella sua omonima gelateria. Il gusto con cui questo gelatiere ha sedotto la giuria tecnica, stampa e popolare è Pistacchio, ottenuto unendo tre qualità di pistacchi siciliani, due di Bronte e uno proveniente dall’Agrigentino. Nonostante la pioggia, la finale mondiale del Gelato World Tour ha raccolto nel Village allestito nel Parco Federico Fellini di Rimini oltre 50.000 persone, che hanno espresso le loro preferenze e attinto ai 2.500kg di gelato prodotto dai 36 gelatieri in gara.
I tre vincitori del Gelato World Tour
“Sono davvero emozionato e non mi aspettavo di vincere – ha rivelato l’artigiano di Spoleto – Il pistacchio può essere ritenuto da molti un gusto banale, ma attraverso lo studio approfondito delle materie prime ho creato qualcosa di solo apparentemente semplice ma in realtà molto complesso. Le tre varietà di pistacchio sono tostate per 24 ore, poi scottate con zucchero e bacche di vaniglia del Madagascar. Sono onorato che sia stato apprezzato!”. Crispini, molto emozionato durante la premiazione, ha voluto dedicare la vittoria alla sua compagna in dolce attesa.
Al secondo posto della competizione si sono classificati Guido e Luca De Rocco, padre e figlio di origine italiana residenti in Germania, con il gusto Tributo alla Serenissima: un sorbetto di uva fragola con noci caramellate, un gelato dedicato alla loro terra di origine.
Infine, il terzo posto è andato al gusto Amor-Acuyà creato da Daniela Lince Ledesma di Medellín, Colombia, che ha combinato le note dolci e aspre del frutto della passione, la panna e un cioccolato colombiano al 65 per cento, ottenendo così un piacevole contrasto dolce amaro. A decretare i vincitori tra i 36 gelatieri in gara (di cui 8 italiani), oltre al pubblico, c’era una giuria composta da 47 membri tra esperti di gelato, chef e giornalisti, guidati da Luciana Polliotti, storica e curatrice del Gelato Museum Carpigiani.
Le menzioni speciali
I 36 gusti in concorso raccontavano, ognuno a modo suo, le storie di chi li ha creati: ma soprattutto le particolarità del territorio in cui erano nati. Per questo, Gelato World Tour ha previsto anche alcune menzioni speciali. La Giuria Tecnica ha detto la sua, ex aequo, a Cocco Sognoì di Angelo e Giuseppe Lollino e Ali Caine Hung delle gelaterie Massa Caffè Italiano, Vero Coffee & Gelato e Campanella Cremeria a Elmwood Park, Chicago (USA), e a Il mio cioccolato di Renata Somogy della Gelateria Bringatanya Fagyzò a Gyenesdiás (Ungheria).
La Giuria Popolare, che ha votato attraverso i Gelato Ticket, ha incoronato ex aequo Gorgonzola e Pere variegato con fichi e noci di Michael, Brian & Teresa O’Donnell della Gelateria 48 Flavours di Adelaide (Australia), e Sorbetto Ananas, Sedano e Mela di Taizo Shibano della gelateria Malga Gelato a Nonoichi (Giappone).
L’Associazione Stampa Estera in Italia ha premiato The Asian Story di Sharon Tay della Gelateria Momolato di Singapore (Singapore). La Menzione speciale della Stampa, sempre ex aequo, è andata a Latte e menta selvatica di Silvia & Lara Pennati di Formazza Agricola di Formazza, Verbania (Italia), e a Cioccolato al bourbon con noci pecan candite con sciroppo d’acero di Tammy Giuliani della Gelateria Stella Luna Gelato Caffè a Ottawa (Canada). La menzione speciale de Il Resto del Carlino ha premiato il Pistacchio di Bruno di Maria del Ristorante Madison di Realmonte, Agrigento (Italia).
Infine, la menzione speciale dei Maestri gelatieri ha premiato ex aequo Hermien Kuiper della Gelateria De Ijskuip di Denekamp (Olanda) per il gusto Yogurt al miele con lamponi e noci, e Daniele Mosca della gelateria Il Gelatiere di Amatrice, Rieti (Italia), autore del gusto Sapore di Amatrice.
Mosca, che ha perso la sua gelateria dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia il 20 agosto 2016, ha raccontato che prima della competizione aveva perso le speranze e la voglia di tornare a fare il gelato. “Il terremoto mi ha portato via la mia gelateria, in centro storico, sotto la torre – ha raccontato a The Food Makers il gelatiere – Ma la competizione e la vicinanza dei colleghi mi ha spinto a ricominciare. Ora sono pronto a riaprire nel mercato cittadino a Pasqua prossima”.
I numeri del gelato
In un anno in cui il consumo italiano è cresciuto del 10 per cento, il gelato rappresenta un fatturato da oltre 15 milioni di euro in tutto il mondo, con un aumento medio del 4 per cento all’anno. In Europa nel 2016 si contavano oltre 60.000 gelaterie delle quali 39.000 in Italia (10.000 gelaterie pure e 29.000 bar e pasticcerie con gelato), con 150.000 addetti.
In Germania gli esercizi che producono gelato sono 9.000 di cui 3.300 pure gelaterie, mentre sono 2.000 quelle spagnole. In Sud America, Argentina e Brasile guidano il mercato, con rispettivamente 1.500 e 500 gelaterie. È in costante crescita il gelato artigianale negli Stati Uniti, dove sono presenti circa 950 gelaterie.
Il vero elemento di successo di questo alimento nel mondo lo ha sottolineato durante la premiazione Luciana Polliotti. “Mi ha dato un’emozione fortissima sentire questi gelatieri provenienti da tutto il mondo pronunciare una sola parola, sempre la stessa: gelato. Niente più ice cream, ma solo gelato”: segno che ormai – proprio come pizza e mozzarella – anche questo cibo italiano ha conquistato il suo degno posto sulle tavole, ma anche nelle culture di tutto il mondo.