Protagonisti e temi del festival dedicato al legame fra nutrimento e innovazione: oltre 200 fra conferenze, laboratori e spettacoli con più di 100 esperti internazionali
Da dove arrivano gli alimenti che mangiamo ogni giorno? Come vengono prodotti? Che storia hanno? Che rapporto c’è tra scienza e agricoltura? Mai come in questo periodo è fondamentale affiancare l’approfondimento scientifico alle faccende (e ai piccoli-grandi dubbi) di tutti i giorni. Spesso ci vengono proposte soluzioni elementari, sotto la pressione del marketing e delle mode, ma le complessità per la salute nostra e del pianeta sono enormi. Se ne occuperà a partire da oggi il Food&Science Festival di Mantova, appuntamento dedicato appunto al legame fra nutrimento e innovazione e al lato, come dire, “duro” della questione. Storia, evoluzione, passato presente e futuro di allevamento, agricoltura, gastronomia. L’esplosione demografica che stiamo vivendo, i cambiamenti climatici e le tensioni socioeconomiche richiedono appunto soluzioni che incrocino tecnologia e cibo in una nuova strategia di nutrimento sostenibile per tutti.
Gli ospiti
Oltre 200 eventi fra conferenze, incontri, laboratori, mostre, spettacoli e altre attività con più di cento ospiti di rilievo internazionale. Si va dall’omaggio ai “visionari agricoli” del passato come Nazareno Strampelli, pioniere della generica agraria italiana, alle parole dei protagonisti delle battaglie contemporanee come la biotecnologa statunitense Nina Fedoroff. Fra gli altri nomi, solo per citarne alcuni, R. Ford Denison, l’autore del bestseller Darwinan Agriculture, il cuoco-scienziato James Kenji Lòpez-Alt, l’astronauta Luca Parmitano, il meteorologo Luca Mercalli, giornalisti scientifici come l’ex Guardian Alok Jha, autore de Il libro dell’acqua e personaggi popolari come Chef Rubio. Ancora, l’esperta di biorobotica Barbara Mazzolai, il rettore della Scuola Superiore di Sant’Anna Pierdomenico Perata e il presidente della Società italiana di genetica agraria Michele Morgante.
Oltre le conferenze
Non solo parole. Tante le mostre in programma come Food. Il futuro del cibo, costruita sugli scatti di agricolture del mondo dei fotoreporter di National Geographic, La Fiaba è servita, un’avventura illustrata alla scoperta dell’enogastronomia nella cultura popolare nostrana, Selvatico domestico, a cura dell’università di Milano e Agri-Cultura dedicata all’evoluzione delle piante. In programma spettacoli con la Banda Osiris e Arianna Porcelli Safonov. Le partnership sono di assoluto livello: nel programma sono presenti rappresentanti delle maggiori università e istituti di ricerca scientifici in Italia, oltre a iniziative realizzate in collaborazione con riviste, media e altri protagonisti dell’industria editoriale nazionale. Non ci sarà spazio per le bufale, se non forse quelle campane.
Dove: i luoghi del festival
Il festival va in scena in alcuni degli spazi più noti di Mantova, che quest’anno è stata nominata Regione europea dell’enogastronomia con Bergamo, Brescia e Cremona. I laboratori e i percorsi espositivi sono ospitati nel Palazzo della Ragione, gli spettacoli e le lecture al teatro Bibiena, le conferenze, gli incontri e i dibattiti alla Loggia del Grano e in piazza Mantegna, gli incontri per gli addetti ai lavori al Mantova Multicentre MaMu, tante attività extra e stand dedicati ai prodotti locali nelle piazze e in altri punti strategici del centro storico. Senza dimenticare gli Agricoltour e le altre iniziative dedicate al territorio provinciale.
Chi organizza
Food&Science Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da Frame e organizzato da Mantova Agricola con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole e Forestali e del comune di Mantova, con Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Mantova, East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017 e Politecnico di Milano, come partner istituzionali e come main partner importanti aziende e realtà del territorio come Intesa Sanpaolo, Syngenta Italia, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano, Granarolo e Tea.